COME L’AQUILA INCITA LA SUA NIDIATA

Messaggio predicato dal profeta  William Marrion Branham.
Messo in forma scritta da: Leo Mercier.
Tradotto dal pastore Mariano Guagliardo.
Tradotto nell’anno 1992.

1 Al 32º capitolo e all’11º verso del Libro di Deuteronomio, noi leggiamo: “Come un’aquila incita la sua nidiata, si libra sopra i suoi piccoli, spiega le sue ali, li prende e li porta sulle sue ali”.

2 Essendo che sono una persona a cui piace stare all’aperto, io mi sono sempre chiesto come mai Dio paragoni la Sua eredità ad un’aquila. La mia prima Bibbia fu la natura, ed io proprio l’ho sempre amata. Tu, se Lo stai cercando, puoi vedere Dio nella natura, poiché Egli è il Creatore di essa.

3 Io vedevo quei grandi uccelli ed ebbi l’esperienza di essere in alto sulle montagne dove essi vivono. Ho pascolato armenti, fatto il guardacaccia; poi la conversione e il leggere la Bibbia non hanno mai tolto via questo da me. Io proprio amo l’aria aperta, e osservare come Dio agisce nel Suo universo.

4 L’eredità di Dio è paragonata a una grande aquila. Io ho letto che in Palestina vi sono quaranta tipi di aquile. La parola ‘aquila’ significa: uno che ciba con il becco; il che è una bella figura di come Dio ciba i Suoi figli con la Parola che esce dalla Sua bocca.

5 “L’uomo non vive di solo pane, ma di ogni Parola che procede dalla bocca di Dio”. Egli è l’aquila che ciba i Suoi aquilotti con la Parola. E noi noteremo che Dio spesso paragona i Suoi profeti ad aquile, ed Egli pure paragona Se stesso ad un’aquila. Egli è il Geova-Aquila, e noi siamo i Suoi aquilotti, i Suoi piccini. E, non ci ciba Egli con la Sua propria bocca? “L’uomo non vive di solo pane, ma di ogni Parola che procede dalla bocca di Dio”. Dio ciba noi, Suoi aquilotti, con la Sua Parola, la Sua Parola parlata.

6 Molte volte io ho gustato un buon pasto con bistecca o pollo, ma non ho mai potuto godere una festa come quella che faccio con Dio alla Sua tavola. Lasciamo che Dio ci cibi con la Sua buona Parola; Essa è un cibo meraviglioso alle nostre bocche e alle nostre parti interiori! La mia opinione è che oggi la chiesa sta morendo di fame, per cui, parlando di cose spirituali, non vi può essere niente che possa prendere il posto del cibo delle aquile; solo il vero cibo dell’aquila può soddisfare—e dato che noi siamo aquile, noi dobbiamo avere il cibo che mangiano le aquile—non una riunione sociale, o una zuppa nello scantinato della chiesa, non qualche spuntino in un party—noi abbiamo bisogno di cibo per aquile, nutriti dalla bocca dell’Aquila-Geova.

7 Le due grandi ali dell’aquila stanno per liberazione. Esse rappresentano pure il Vecchio ed il Nuovo Testamento. Un’altra cosa riguardo all’aquila è che essa può volare più in alto nel cielo di qualunque altro uccello. Voi avete sentito quell’espressione che una persona ha gli occhi da falco, però il falco è un dilettante nella capacità di vedere se paragonato all’aquila. Un falco non può vedere che a metà distanza di quanto possa vedere un’aquila; e se un falco provasse a seguire un’aquila in alto, su nel cielo, esso perirebbe. Per cui, l’aquila è creata in modo speciale per vivere nel cielo.

8 Dio paragona i Suoi profeti ad aquile. Più in alto tu vai, più lontano puoi vedere. Se tu vuoi andare in alto e non hai l’occhio per vedere lontano, non ti farà alcun bene andare in alto. Così Dio, quando Egli ci porta in alto, ci dà l’abilità di vedere più lontano. Questo mi piace! “Più in alto tu vai, più lontano puoi vedere”.

9 Ora, se noi siamo paragonati agli aquilotti, allora noi seguiremo la via dell’aquila nell’azzurro. Ma, hai mai notato altri uccelli che cercano pure di volare così in alto? E guarda cosa succede: essi si lanciano dietro all’aquila e vanno su in alto, proprio come fa l’aquila; ma dopo che sono lassù in alto, essi cominciano a lamentarsi. Essi scoprono che non riescono a stare di pari passo al volo dell’aquila. Uno dirà: “Questo io non lo sopporto!”—e un altro si lamenterà di qualcos’altro. Cosa indica questo? Questo indica che essi non sono né chiamati, né fatti per volare in alto come l’aquila; e così essi volano indietro nelle loro chiese fredde e morte, e muoiono di fame. Non però l’aquila—ella vola in alto e in alto e in alto!

10 Notate ora come l’aquila si libra nel vento. Ella distende le sue forti ali e prende il volo. Questo mi piace! E quello è il modo in cui fa un credente. Egli non corre qua e là: una settimana è Metodista, e quella dopo è un Pentecostale—egli distende la sua fede in Dio e vola via; vola sul dolce vento di Dio. Io voglio raccontarvi un’esperienza che ebbi in Colorado, mentre ero là a caccia.

11 Un giorno, su nelle montagne, io ero stato a caccia di alci. Era all’inizio della stagione. La neve non le aveva ancora fatte scendere giù, così io dovetti andare fin su, dove inizia il bosco. Non c’era nemmeno una persona per un raggio di cento chilometri attorno a me. Il padrone del ranch aveva tracciato un altro sentiero e noi dovevamo incontrarci circa quattro giorni più tardi. Quella mattina io legai il mio cavallo e andai su in alto, nella regione ove anni addietro ero solito portar fuori il bestiame.

12 Tutto ad un tratto cominciò a piovere. Io andai dietro ad un albero abbattuto, per ripararmi dalla pioggia. Piovve per un po’, nevicò un pochino, poi venne fuori il sole. Io ero un po’ bagnato, così mi asciugai la faccia e uscii fuori da dietro all’albero. Mentre stavo là fuori, udii qualcosa là dietro in cima alla voragine. Un vecchio lupo stava ululando e la sua compagna gli rispondeva da giù, nella valle.

13 Davide disse: Un abisso chiama un altro abisso. Io amo il selvaggio, e quando sentii ululare quel vecchio lupo e la compagna che gli rispondeva, qualcosa giù dentro di me cominciò a gridare. Il sole stava facendo capolino attraverso le rocce sull’orizzonte del West. Mentre si abbassava, esso splendeva sopra quegli alberi sempreverdi e su essi, essendo ghiacciati, formava un’arcobaleno.

14 Proprio in quel momento io sentii un’alce, cosa della quale io ero in cerca. Quel grande e vecchio alce lanciò un richiamo, là dietro, su, nel fitto bosco. Oh! io cominciai a piangere. Io non potevo farci niente. Qualcosa in me ama la natura, e quando l’“Abisso chiamò un altro abisso al fragore delle Sue cascate” (Salmo 42:7), io proprio mi sciolsi. Se c’è qualcosa là dentro che chiama un abisso, ci DEVE essere un abisso che risponda ad esso.

15 Prima che vi sia una pinna sulla schiena di un pesce, vi deve essere dell’acqua nella quale egli possa nuotare. Prima che vi fosse un albero sulla terra, vi doveva essere prima una terra, altrimenti non ci sarebbe stato alcun albero. Alcuni anni fa io lessi di un piccolo ragazzo che si mangiava la gomma da cancellare e sua mamma lo trovò che si mangiava perfino un pedale di bicicletta. Un esame clinico mostrò che quel piccino era carente di zolfo. Se c’è qualcosa in te che brama zolfo, vi DEVE essere dello zolfo che risponda a questa brama.

16 Se c’è una creazione, vi deve pure essere un Creatore che ha creato la creazione. Non c’è uomo o donna che possa avere un assaggio di Dio se non proprio tu che brami avere più di Dio. Tu stai cercando di avere più di Dio. Se in te c’è il desiderio di avere più di Dio, da qualche parte vi deve essere più di Dio da ricevere.

17 Io vidi i colori dell’arcobaleno, e giù nel mio intimo c’era qualcosa che mi faceva fremere. Io potevo vedere Dio nell’arcobaleno; io potevo vedere Dio nel tramonto del sole; io potevo sentire Dio che chiamava; io potevo sentire e vedere Dio da ogni parte. Se tu hai Dio nel tuo intimo, allora tu vedrai Lui da qualsiasi parte guardi. Però Egli deve venire prima nel tuo cuore! Egli deve cambiarti da pollo ad aquila. Egli deve darti il desiderio di fare qualcosa.

18 E mentre io osservavo, tutto ad un tratto io sentii strillare un piccolo scoiattolo. Forse voi fratelli sapete come sono essi—essi fanno un sacco di chiasso per niente. Ecco che esso era lì, seduto su di un tronco, semplicemente strillava e strillava e strillava. Io pensai: “Poverino, che ti succede?”. Egli aveva visto una grande aquila nel temporale e si era rifugiato sotto a quel tronco caduto. Ed allora quel grande uccello saltò fuori.

19 Io dissi: “Oh, ora so perché tu piccolo scoiattolo fai tutto questo chiasso!”. Egli non stava osservando me. Egli stava osservando quell’aquila. Io li osservai entrambi per alcuni momenti e pensai: “Dio, perché hai cambiato il mio pensiero da lassù a quaggiù? Che cosa c’è in questo?

20 Qui c’è un piccolo e vecchio scoiattolo che non vale un soldo. E qui c’è una vecchia aquila—l’unica cosa che essa sa fare è volare nell’aria. Ma, pensai io, perché hai Tu cambiato la mia veduta per guardare in questa direzione?”. E mentre io guardavo quel vecchio uccello che continuava a sbattere le sue ali, io pensai: “Hai tu paura di me? Io ho qui un fucile; io avrei potuto spararti se lo avessi voluto”. Io afferrai il fucile e stavo guardando quei grandi occhi che mi guardavano, ed ella continuava a muovere le sue penne. Io pensai: “Sì, vedo che sei brava. Ecco qui la ragione per cui tu non sei una codarda. Dio ti ha dato due grandi e forti ali, e tu hai fiducia in quelle ali”.

21 Se solo noi potessimo prendere le ali della Bibbia, la Parola scritta di Dio, ed avere altrettanta fiducia nella Parola di Dio per mezzo dello Spirito Santo! Se solo noi volessimo avere altrettanta fiducia quanta ne aveva l’aquila nelle sue ali! Ella sapeva che bastava fare un salto ed essere al di sopra di quel bosco ed io non le avrei mai potuto sparare. Io la osservavo e dopo un po’ ella si stancò, fece semplicemente un grande salto, sbatté le ali un paio di volte, e sapete cosa? Ella non le sbatté più! Ella semplicemente sapeva come posizionare le sue ali; tenne le sue ali aperte e quando il vento vi soffiò dentro fu portata in alto, ed io la osservai fino a che ella divenne solo un piccolo puntino.

22 Allora io piansi di nuovo. Io pensai: “Dio, ecco cos’era!”. Se solo la chiesa sapesse come distendere le sue ali della fede nella promessa di Dio e non unirsi ad ogni piccolo “ismo” che le passa davanti! Allora non sarebbe così. Si tratta solo di stendere le tue ali verso la Sua promessa, e allora lo Spirito Santo semplicemente ti porterà su.

23 Ella lasciò quel piccolo e vecchio scoiattolo legato alla terra, seduto là a strillare e strillare e strillare, dicendo: “I giorni dei miracoli sono passati! Non esiste una tale cosa come il battesimo con lo Spirito Santo! Voi siete semplicemente un mucchio di idioti, etc. etc.! Ecco cos’è che non va con voi!”. L’aquila semplicemente se ne andò; andò su in alto lasciando lì quel piccolo vecchio schiamazza-schiamazza-qui, e schiamazza-schiamazza-là.

24 Che Dio ci aiuti a prendere le ali dell’aquila; a prendere ogni promessa divina che Dio ci ha dato nella Bibbia. Sta in questo la ragione, amici, per cui voi non vivete in schiavitù. Esso è perché tu distendi le tue ali nella promessa di Dio, e tramite la fede lo Spirito Santo ti porta in alto.

25 L’aquila sta incitando la sua nidiata! E se c’è qualcuno che vorrebbe distendere le sue ali nella promessa di Dio, nella Sua Parola, Dio lo porterà via da questa miserabile, ingiusta, empia ed egoista vita in cui sta vivendo, per renderlo libero, felice, per vivere al di sopra del peccato, e vivere in una beata atmosfera di cui il mondo non sa nulla a riguardo. Amen!

26 Io ricordo che una volta ero nello zoo di Cincinnati, nell’Ohio, e stavo guardando ad un’aquila che era stata appena catturata. Essa fu una delle più pietose scene che io abbia mai visto. Questo grande uccello del cielo era stato preso nella rete, catturato da qualcuno che poi lo aveva gettato in una gabbia.

27 Quel poveretto era così fuori posto tanto che egli saltava con tutta la sua forza contro quelle grosse sbarre, sbatteva semplicemente le sue ali contro di esse per poi ritrovarsi accasciato a terra sulla sua schiena. Egli aveva sbattuto se stesso contro quelle sbarre tanto che tutte le sue penne erano saltate via dalle sue ali, e la sua testa era tutta scorticata.

28 Mentre io continuavo ad osservarlo, egli camminava orgogliosamente avanti e indietro e poi con tutta la sua forza scagliava se stesso contro a quelle sbarre, solo per poi ricadere di nuovo indietro. Poi egli restava lì a terra, i suoi occhi stanchi scrutavano i cieli, ed io pensai che esso non era stato fatto per stare sulla terra.

29 Egli è un uccello fatto per stare nel cielo; la sua intera struttura è fatta per vivere nel blu, molto al di sopra di questo vecchio mondo. Perciò è pietoso vedere stare là dentro un uccello come quello, il quale è fatto per solcare l’azzurro del cielo, fatto per volare; ma catturato a vita dall’astuzia dell’uomo. Che scena pietosa!

30 Ma, fratelli, è una cosa comune camminare là fuori per le strade di Chicago o in qualsiasi altra grande città, e trovare uomini che furono creati all’immagine di Dio; fatti per essere figli e figlie dell’Altissimo, e trovarli ingabbiati nel peccato del vizio e delle cure di questa vita. Essi sono in una condizione molto più pietosa di quanto lo fosse quell’aquila.

31 L’uomo non fu fatto per essere schiavo. L’uomo fu fatto per essere libero. “Colui che il Figlio ha reso libero, è veramente libero”. Egli non deve essere nella schiavitù. Oh! Mi ci vorrebbero ore per esprimere i sentimenti del mio cuore quando penso a come gli uomini sono cambiati e a come essi non vivono nei privilegi dati loro da Dio.

32 L’uomo è fatto all’immagine di Dio, ed egli non ha da essere uno schiavo di Satana. Dio fece l’uomo alla Sua propria immagine—per essere un figlio. Egli mise in lui un’anima, e la sete per Dio. Ma l’uomo cerca di soddisfare quella benedetta e santa sete con il whisky, alcool, tabacco, ed altri generi di vita. È una disgrazia il cercare di soddisfare con altre cose la sete per Dio!

33 Legato dal peccato—non che Dio lo desideri, ma è l’uomo, volontariamente, che si caccia in quella situazione. Ci farebbe del bene se noi studiassimo la vita dell’aquila, se osservassimo la sua struttura, e prendessimo lei come esempio per noi stessi.

34 Io credo nella Parola di Dio. Essa ci parla dell’aquila che rinnova la sua giovinezza. È stato insegnato che l’aquila di tanto in tanto rinnova la sua giovinezza; porta se stessa ad essere di nuovo giovane. Più tardi noi abbiamo scoperto che non è esattamente che essa rinnovi la sua giovinezza, ma ciò che accade è che vi sono dei periodi in cui essa si sente così bene, tanto che agisce come se fosse di nuovo giovane.

35 Io vorrei collegare questo a un risveglio. Quando il risveglio viene sugli aquilotti di Dio, anche se essi sono in età avanzata, essi cominciano a sentirsi di nuovo giovani. Essi cominciano a sentirsi bene, a sentirsi di nuovo giovani. Io mi sento meglio quando so che la presenza di Dio è vicina, più di quanto mi senta in qualsiasi altro momento.

36 Ora, se voi fate attenzione, voi vedrete come noi siamo paragonati all’aquila per quanto riguarda il rinnovamento della sua giovinezza. Primo: esso è il solo uccello che esiste e che possa essere tutto logorato esteriormente, e interiormente, e quasi morto—eppure esso può ritornare ad essere forte e a solcare i cieli come un giovane uccello. Ora, perché Dio ci paragona ad un’aquila? Ciò è per questo motivo: quando tu sei tutto “immerso nel fango”, come noi usiamo dire, si fa avanti un buon risveglio e tu vieni rinnovato nello Spirito. Io ho visto venire un risveglio in città, e il vecchio come pure il giovane venivano rinnovati, e danzavano e si rallegravano nel Signore, proprio come fanno i fanciulli quando sono felici.

37 Io ho visto persone che erano legate in sedie a rotelle, e sui letti di morte con il cancro, ma quando lo Spirito di Dio soffiò col risveglio, essi venivano rinnovati saltando fuori dalle sedie a rotelle e fuori dalle barelle, rallegrandosi! Il nostro grande Dio ci rinnova—Egli rinnova la nostra salute, Egli rinnova la nostra forza, Egli rinnova la nostra speranza, Egli ci rinnova costantemente! Amen. Lo vedete, miei cari, perché noi siamo paragonati alle aquile? Noi veniamo rinnovati nello Spirito come lo sono loro.

38 Un’altra cosa che io voglio che voi notiate, è questa: una mamma aquila non fa mai il suo nido sulla terra. Ella va nella cima più alta della montagna. La mamma aquila fa il suo nido nella roccia, nutre i suoi piccini, e un giorno ella decide che non vuole che la sua nidiata sia come i pulcini. Un pulcino è un uccello, proprio come lo è l’aquila, però esso è una creatura legata alla terra. Esso può saltare e volare un pochino, però raramente riesce a sollevare i suoi piedi da terra.

39 Questo mi fa ricordare la cosiddetta Cristianità che hanno oggi molte persone. Solo quel po’ di religione per renderli miserabili. Tu potresti essere in grado di dire che il tuo nome è sui libri, però: hai mai tu solcato i Cieli?

40 L’aquila non fa mai il suo nido giù qui sulla terra. Ella lo fa in una roccia, proprio il più in alto possibile. Ella è un tipo della chiesa dell’Iddio vivente. Che beato privilegio è il sapere che Dio ci ha nascosti nella fessura della Rocca del Calvario, lontano dall’ululato del nemico. Oh, che privilegi noi abbiamo!

41 Su in alto nella roccia è dove la mamma aquila porta alla luce i suoi piccini. Ella li nutre, si prende cura di loro, su in alto nella roccia, dove il coyote non può mai arrampicarsi. Ella è al di sopra di loro.

42 Io sono così felice che noi abbiamo un Padre celeste il quale vuole, se noi glieLo permettiamo, metterci in un luogo ove gli ululati dei diavoli non possono spaventarci, e dove il richiamo del whisky e locali notturni non possono toccarci, al di là dei torrenti inquinati di questo mondo e delle sue fantasie.

43 Ora, quando la mamma aquila costruisce il suo nido, ella prende dei tralci e bastoni e foglie e pezzi di legno e rovi. Ella fa molta attenzione perché non vuole che i suoi piccini si pungano coi rovi, o che vi siano dei pezzi di legno che li pungano. Così, cosa fa ella? Ella va in cerca di un agnello e lo sbrana, poi ella porta la pelle dell’agnello nel nido e la distende intorno fino a che ella rende il nido veramente comodo e confortevole per i suoi piccini. E questo è ciò che Dio fa per noi. Quando Dio vede che noi stiamo per nascere di nuovo. Egli ci osserva durante il servizio, per vedere cosa noi faremo—non dimenticate questo. Egli prepara per te un nido nel Suo regno, poiché Egli sa che presto Gli nascerà un altro aquilotto. E mentre il Suo Spirito ti parla, tu noti come ti senti caldo e addolcito. E, notate: non è Dio l’Agnello che fa la tua dimora così bella e tranquilla e sicura? Egli è l’Agnello del tuo nido, la tua dimora! Lode al Signore!

44 Proprio qui, amici, io voglio enfatizzare questo: al di sopra di tutto, apprezzate Dio per la dolce dimora che Egli vi dà. Ricordatevi, solo i matti camminano là dove gli angeli temono perfino di passare. Come mi rattrista sentire voi, figli di Dio, lamentarsi e mormorare! Vergognatevi, se siete colpevoli di questo! E voi gente che chiamate gli altri “santi rotolanti”, o “fanatici”—vergognatevi! Non lo sai tu che sei un pazzo quando usi simili espressioni? Lasciate che vi dica questo—un pazzo chiamerà un Cristiano “santo rotolante”, o con qualche altro nome disonorevole, mentre gli angeli temono perfino di pensare a simili cose, e lasciano che siano solo i matti a dirlo. E voi gente che venite ad una riunione e chiamate le opere di Dio “Belzebub”—o che prendete un’attitudine indifferente, o che scrollate le spalle e dopo una sera o due ve ne andate—vergognatevi! Non sapete che gli angeli non osano nemmeno dire una cosa contro uno dei servi di Dio, o dei Suoi figli? E in ogni riunione che viene fatta, Dio ha lì i Suoi angeli per aiutare, e questi angeli guardano su di te, e si prendono cura di te durante tutta la riunione, e poi essi sono commissionati ad andare a casa insieme a te per proteggerti e tenerti al sicuro. E proprio qui, lasciami che ti chieda: sei TU altrettanto premuroso in questo modo riguardo al tuo fratello? Sei TU altrettanto premuroso in questo modo riguardo ad una riunione? Oh, guarda invece come Egli rende facile questo per noi, cioè, il camminare con Lui!

45 Ed ora, guardiamo di nuovo alla mamma aquila. Notate come ella vigila sui suoi piccoli aquilotti, osservando ogni movimento che essi fanno. Ella è premurosa; ella non lascia che essi cadano fuori dal nido. E guarda come il nostro Grande Padre celeste veglia su di te—Egli non permette che tu cada. Geova-Aquila vigila sui Suoi piccini! Oh, alleluia! Io a volte penso che qualche volta con la potenza di Dio noi potremmo romperci il collo, se non fosse che Dio vigila su di noi. Egli stabilisce i nostri limiti; Egli ci tiene nel nido; ed Egli distende le Sue grandi ali su di noi, e quando Egli fa questo, nessuno può farci del male, o portarci via dalla Sua mano, cioè il Suo nido. Pensa semplicemente a come eri senza aiuto quando all’inizio tu nascesti da Lui—però guarda a come Egli ha vigilato su di te! Egli non cessa mai di vigilare su di te. Che beatitudine!

46 La mamma aquila vigila fino a che i suoi aquilotti siano completamente rivestiti di penne. Quando ella pensa che essi sono sufficientemente maturi, allora ella disfa il nido. Io ho pianto mentre osservavo ciò attraverso il binocolo. Ella vola verso il nido e con quelle grandi ali dà agli aquilotti un colpo di vento. Così facendo spazza via dagli aquilotti tutte quelle pelurie, e questo perché ella li sta preparando per il loro primo volo. I piccoli aquilotti sanno che qualcosa sta per accadere, poiché essi sono aquile. Essi sentono il soffio di quel forte vento che scuote il nido nel quale sono dentro.

47 La mamma dà un certo grido, distende le sue ali, e quei piccoli aquilotti in qualche modo sanno per natura come mettere le loro zampette sulle sue ali, prendono i loro piccoli becchi e si attaccano ad una grossa e forte penna.

48 La mamma gira la sua orgogliosa testa e guarda che la sua nidiata sia tutta sulle sue ali, poi lancia un grido, poiché ella è piena di gioia. I suoi aquilotti conoscono il loro posto, ed ella spicca il volo verso il cielo. Ella va proprio più in alto che può, e quei piccoli aquilotti non mormorano neanche un po’. Essi si tengono semplicemente aggrappati e vanno in luoghi in cui non avrebbero mai pensato che sarebbero andati.

49 Essi vanno su, verso l’azzurro, e quando essi arrivano su in alto, ella se li scuote di dosso, proprio là, in mezzo all’aria. Dopo che se li è scossi da dosso ella non li abbandona, ma gli gira attorno facendo un grande cerchio, osservandoli.

50 Ecco lì dove si trovano quei piccini. Essi sbattono le loro ali per la prima volta. Essi fanno capitomboli, ed ogni altra cosa, però essi, in ogni caso, si stanno muovendo. Quando sono stanchi, la mamma si lancia semplicemente sotto di essi e li porta di nuovo in alto. A volte ella ne afferra uno con una zampa, e un altro con l’altra zampa, e li porta su in alto. I piccoli aquilotti non si preoccupano affatto perché essi non stanno dipendendo sulla loro propria abilità, ma sulla onnipresente abilità della loro mamma, la quale vigila su di loro. Essi stanno semplicemente avendo un giubileo Pentecostale all’antica!

51 Poi, quando ella ha finito con loro, ed essi hanno avuto il loro divertimento, ella distende le sue grandi ali ed essi vi si siedono sopra, aggrappandosi con il loro becco ad una sua penna. Ella li porta giù in qualche cosa di nuovo; giù, su un verde prato. Essi non hanno mai messo le loro zampe in quel posto, così essi saltano semplicemente giù ed hanno un altro giubileo. Essi sono spensierati proprio a più non posso; e dopo che ella li ha messi giù, vola su in alto in cima ad una roccia e si siede là, vigilando sui suoi piccoli aquilotti. Guai a quella creatura che cercherà di far loro del male!

52 I piccoli aquilotti sanno come mettere le loro zampe sulle ali dell’aquila, e come tenersi aggrappati ad una penna con il loro becco. È Dio che dice loro come fare! Così pure la chiesa dell’Iddio vivente sa come aggrapparsi alla Parola di Dio, a quelle grandi e forti ali di liberazione e a tenersi salda ad ogni Divina promessa, nel momento in cui accade qualche grande sconvolgimento. Essi sanno come aggrapparsi—essi si aggrappano ad Essa perché hanno una natura di aquila.

53 La mamma aquila gira la sua orgogliosa testa e guarda che tutta la sua nidiata sia sulle sue ali. Io spesso ho pensato a ciò che Dio farà quando Egli vede la Sua chiesa che prende la sua posizione nella Parola, per reclamare ogni promessa che Dio ha fatto. Dio guarda su di loro orgogliosamente e li ama con amore vero.

54 Ogni membro del corpo prende la sua posizione; il ministro nel suo posto; il profeta nel suo posto. Che giorno sarà quando Dio avrà la Sua chiesa sulla Parola! Allora lì scenderà la potenza di Dio e noi andremo dritti sulle ali di quella Grande Aquila di Dio, il grande Spirito Santo.

55 Mentre l’aquila va sempre più in alto e più in alto, i piccoli aquilotti non mormorano neanche un po’. Essi hanno il loro piccolo becco fissato alle sue penne, per cui, come fanno essi a mormorare? E quello è il modo in cui Dio tiene la Sua chiesa—se tu sei veramente attaccato alla Parola, tu non puoi mormorare, ma ti terrai semplicemente aggrappato proprio come stanno aggrappati i piccoli aquilotti. “Se Dio fece la promessa, Egli può ben mantenere la Sua promessa”. Per cui, coloro che sono messi sulla Parola si terranno aggrappati ad Essa.

56 Come la mamma aquila vigila sui suoi, così Cristo sta vigilando su di noi. Egli è seduto in alto alla destra della Maestà, e non fa alcuna differenza ciò che il mondo dice o quel che la gente pensa. Abbiate semplicemente un tempo meraviglioso e gioioso! Se tu non pensi che Dio ha per te cose di cui non sapevi nulla, allora vieni semplicemente a dare un’occhiata.

57 Dio paragona pure i Suoi profeti alle aquile. Lo Spirito Santo prende un profeta e lo porta su in alto nell’atmosfera Celeste, e gli mostra molte cose che si avvereranno nel futuro. Egli prese Nahum del Vecchio Testamento e lo portò così in alto tanto che egli vide le macchine che noi abbiamo oggi, e come esse si scontrano l’un l’altra sulle strade, e disse: “I carri si lanceranno per le strade, essi si urteranno l’uno contro l’altro sulle grandi strade; essi assomiglieranno a torce, essi correranno come folgori”. Nahum 2:4. [Così riporta la Bibbia King James—N.d.T.] Paolo fu portato così in alto nel Cielo tanto che egli vide gli ultimi giorni nei quali gli uomini sarebbero stati: “Amanti di se stessi, avidi di denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, scellerati, senza affetto, implacabili, calunniatori, intemperanti, crudeli, senza amore per il bene, traditori, temerari, orgogliosi, amanti dei piaceri invece che amanti di Dio, aventi l’apparenza della pietà, ma avendone rinnegato la potenza”. II Tim.3:2-5. Paolo, quale aquila di Dio, volò su in alto nel reame di Dio e vide tutto questo, poi ritornò per metterci in guardia a riguardo. Oh, grazie Signore!

58 Io penso alle aquile ed ai profeti, e a quanto in alto essi volano se paragonati al povero pollo che è legato alla terra! L’aquila è determinata a far sì che la sua nidiata non sia come i polli che sono legati alla terra. Ella si prenderà cura di questo! Ora, un pollo potrebbe essere il tuo fratello denominazionale, però egli non sa niente riguardo ai Cieli—egli non è mai stato lassù. E quei vecchi polli da cortile si siedono sui loro vecchi nidi e schiamazzano, dicendo: “Non esiste una simile cosa come la guarigione Divina! Non esiste una simile cosa come il parlare in lingue! Non esiste una simile cosa come il battesimo con lo Spirito Santo!”. Beh, come fa egli a saperlo se non è mai uscito fuori dal suo cortile per scoprirlo? Egli non ha mai solcato i Cieli blu delle grandi profondità Spirituali di Dio.

59 Ora, il pollo è un uccello, proprio come l’aquila; però il pollo non ne sa niente circa l’atmosfera Celeste! Nel parlare di aquile, mi ricordo di un contadino su nel West il quale, sotto alla chioccia, insieme alle uova di gallina, mise pure un uovo di aquila. Quando esso uscì dall’uovo, esso era una piccola e strana creatura. Tutti gli altri pulcini pigolavano, però egli non riusciva a capire che cosa essi stessero pigolando, poiché egli parlava un linguaggio diverso. Io spero che voi comprendiate cosa intendo dire. Egli li osservava, e non sapeva cosa fare. Tutti loro lo beccavano perché dicevano che egli era uno strano individuo.

60 La vecchia chioccia chiocciava e i pulcini chiocciavano, però quell’aquilotto non comprendeva quel chiocciare. Quando gli altri venivano lui non veniva, perché non aveva capito quel tipo di chiocciare. Io non dirò molto a riguardo, ma spero che voi afferriate di che cosa io sto parlando.

61 Un vero figlio di Dio nato di nuovo, non si comporta come la gente del mondo. Essi dicono di appartenere ad una chiesa, però tu non capisci quel chiocciare. Tu sei nato aquila! Dio conosce i Suoi.

62 Un giorno essi erano fuori nel cortile, e avvenne che la mamma aquila volò sopra quella zona. Mentre ella volava in quei paraggi, la sua grande ombra passò sopra quel cortile. Ella guardò giù e vide suo figlio. Ella gli gridò e, quando lo fece, il piccino girò la sua testa e cominciò a guardare in alto. Quando egli guardò in alto, ella gli gridò di nuovo: “Vieni su! Tu non sei un pollo; tu non appartieni a quelli, tu sei mio!”.

63 Il piccolo aquilotto non sapeva cosa fare, poiché quello era ciò che pure lui voleva fare. Forse c’è un aquilotto che mi sta ascoltando e che da lungo tempo sta camminando in qualche cortile denominazionale di polli. Io spero che Egli ti chiami, e ti dica: “Tu sei Mio!”.

64 Ella lo chiamò, e gli disse: “Fai semplicemente il primo grande salto, e sbatti le tue ali!”. Egli fece il primo salto, sbatté le sue ali, e scoprì che egli non era più legato alla terra, perché si trovò sul recinto del cortile. Ella disse: “Figlio, vieni più in alto, fai un altro salto ed io ti prenderò sulle mie ali!”. Ciò che la chiesa dell’Iddio vivente ha bisogno è di saltare fuori da tutti i recinti denominazionali, fuori da tutti gli ‘ismi’, e liberarsene. Il tempo in cui la nidiata viene incitata è già venuto, però noi abbiamo bisogno di fare un altro salto. Noi siamo arrivati solo sul recinto, però abbiamo bisogno di liberarci completamente per prendere sulle Sue ali il nostro primo volo.

65 Io sono felice che Dio ha figli in ogni sentiero della vita i quali, quando essi odono il Vangelo con la potenza di Gesù Cristo, sanno che Esso è la Sua voce.

66 Io ero tutto legato con dietro a me un grande capo denominazionale, però un giorno io sentii una Voce che veniva dall’Alto. Essa non veniva dal quartier generale, non dal presbiterio, non dal consiglio diaconale, o dal vescovo—io sentii un grido dal cielo! Quale vero brivido ciò dette al mio cuore!

67 Il problema è che questi polli di cortile non sanno di cosa essi stiano chiocciando. Essi non sono aquile, ma semplicemente vecchi polli di cortile i quali non hanno mai messo alla prova la potenza di Dio. Essi non sono mai stati guariti, né benedetti per mezzo del grande Spirito Santo, essi non hanno mai danzato, né pianto nello Spirito. Però un’aquila—ella ha tutto questo e anche di più—ella solca più e più dentro i reami Celesti.

68 Proprio qui io vorrei fare una nota, per voi gente Pentecostale—essa è una semplice verità che porterò fuori con un’altra lezione presa dall’aquila. La mamma aquila è molto saggia—ella sa che il suo piccino non può vivere nel nido per tutta la sua vita. Egli deve venirne fuori e lavorare e agire da se stesso. Il piccolo aquilotto ha una vita molto facile nel nido, poiché si muove intorno sulla pelle di pecora, ed egli è nutrito ogni giorno dalla mamma aquila—ebbene, egli non ha niente a che fare col mondo! Egli è così felice nel nido—proprio come uno che ha appena avuto lo Spirito Santo e pensa che può andare ed infiammare il mondo. Però, sapete, egli non può rimanere per sempre nel nido e vivere semplicemente sulle benedizioni. Questo è ciò che non va con la chiesa Pentecostale.

69 Ascoltate, voi aquile Pentecostali. È già da lungo tempo che state nel nido! Prestate attenzione a ciò che fa la grande mamma aquila—ella viene al nido e col suo grande becco comincia a tirar via dal nido ogni cosa che lo rende soffice e comodo per i suoi giovanotti. Ella butta via la pelle d’agnello, e il pelo di coniglio, e l’imbottitura, e rende il nido così miserabile tanto che i piccoli aquilotti non possono neanche più accovacciarsi—se lo facessero, sarebbero costretti ad accovacciarsi su di un legno, o su di un sasso, o a pungersi con un rovo.

70 Lo sai tu come Dio fa per renderci volenterosi a fare qualcosa? Questo accade a molti di noi. Egli semplicemente tira via le comodità dalle nostre chiese piumate; Egli soffia via le piume, e presto noi diveniamo miserabili e disgustati. Ed io credo che se mai la chiesa Pentecostale sia stata scomoda e disgustosa, essa lo è proprio ora! Noi abbiamo certamente imbottito i nostri nidi, oh, sì! Ma guardate a ciò che Dio sta facendo. Egli sta disfando i nostri nidi, Egli li sta certamente rendendo scomodi. Perché sta Egli facendo questo? Egli sta facendo questo affinché tu sia volenteroso a lasciare la tua denominazione e lanciarti fuori da te stesso—proprio così come fa la mamma aquila, la quale rende il nido scomodo per i suoi piccini, così che essi non vogliono più stare nel nido e vanno fuori per solcare i Cieli a cui essi appartengono.

71 Dio ha molte maniere per far sì che noi desideriamo uscir fuori e lanciarci verso di Lui: forse Egli porta via da te un tuo caro; forse Egli permette che la malattia ti colpisca. Egli è costretto a fare questo perché a te piace stare comodo in qualche chiesa o denominazione, quando invece c’è un’opera che deve essere fatta. Egli non vuole che tu stia accovacciato in un nido per tutta la tua vita, indipendentemente da quanto Egli lo abbia reso comodo per te. Egli si aspetta che tu abbia il desiderio di uscire e fare di più che semplicemente l’essere benedetto—Egli vuole che tu lavori per Lui—per essere un’aquila, e che tu porti avanti una famiglia da te stesso, nutrendo altri piccoli aquilotti.

72 Una mamma aquila, proprio prima che porti fuori la sua piccola famiglia per il suo primo volo, viene sul nido e sta sopra di essi. Ella vede che essi hanno molte pelurie, così ella comincia a sbattere le sue grandi ali con grande forza—e, oh, mamma! le piume volano via dal nido e presto i piccoli aquilotti si vedono spazzare via di dosso a loro tutte le loro pelurie. Oggi la nostra grande madre Aquila (Geova) ha preso il suo posto sopra il nido Pentecostale e sta sbattendo le Sue grandi ali il più forte che può, per spazzar via le pelurie dalla chiesa. La chiesa Pentecostale non può volar via verso Dio con addosso un mucchio di pelurie! Ebbene, essa è arrivata al punto ove tu non riesci più a distinguere una donna Pentecostale da una donna della chiesa mondana—ella si taglia i capelli, si veste con indumenti attillati, si mette il cosmetico. Cos’è che non va? Ve lo dico io—molte pelurie!

73 E voi uomini, che predicate in questo elaborato stile Hollywoodiano—vergognatevi! Per volare così in basso e predicare le cose che predicate, voi senz’altro siete pieni di pelurie. E voi, membri di chiesa, che guardate la televisione—senz’altro le vostre pelurie sono dure a cadere, visto che ascoltate Arthur Godfrey ed Elvis Presley e tutte quelle cose mondane. Poi ti chiedi come mai non riesci a prendere il volo nello Spirito Santo? Ti chiedi come mai Dio non ristora i doni nella chiesa? Te lo dico io il perché—Dio non ha nessuno su cui restaurare i doni. Predicatori di pelurie che non volete predicare la Verità—Vergognatevi!

74 Ricordati semplicemente questo—se tu non vuoi stare nel vecchio cortile insieme ai polli, allora è meglio che tu diventi saggio. Ebbene, il pollo non ha abbastanza penne per sollevarsi dalla terra—e questa è tutta la forza che avete voi chiese Pentecostali. Tanto per cominciare, se tu non vai avanti con Dio, tu sei altrettanto male quanto lo è una chiesa che non ha mai creduto nelle cose profonde di Dio.

75 La chiesa ha bisogno di prendere il volo! Noi abbiamo bisogno di andare nelle sfere ancora sconosciute, ancora non raggiunte. Non fermarti per una passeggiata nel cortile! Prepariamoci a solcare i reami Celesti. Prendi Dio in Parola! Tu non lo puoi fare con piccoli credi, e dottrine, e pelurie. Lascia che quel Fuoco bruci dentro di te giorno e notte, onde tu possa conoscere che Dio è il TUO Dio, e che Egli vuole portarti in volo con Lui nelle sfere a te sconosciute. Sappi questo: Egli vigila sopra la Sua eredità, giorno e notte, affinché nessuno abbia a strapparla dalla Sua mano. Tu sei la Sua eredità; lode al Signore! Alzati, alzati per Lui! Se noi ci alziamo e lasciamo che Dio ci purifichi da tutte le nostre pelurie, allora verrà dal cielo un suono come un vento forte e impetuoso, e noi andremo avanti come fece la chiesa primitiva.

76 Per farlo tu devi saltare, se vuoi andare nel Celeste, proprio come fanno le aquile di Dio. Tu dovrai lasciare la tua chiesa, se essa non vuole venire con te. Tu dovrai lasciare tutto, e saltare in alto il più che puoi, verso di Lui, allora Egli si lancerà sotto di te come un vento impetuoso e ti porterà su in alto. Io non ti sto dicendo di lasciare la tua assemblea o la tua piccola chiesa, ma ti sto dicendo di lanciarti fuori sulle ali di Geova—cioè venire più in alto. Se tu non sei mai stato fuori dal nido della tua denominazione, allora è tempo che salti fuori per fare il primo volo in questo grande e vasto Suo Regno. È tempo che tu conosca tutto ciò che Egli ha per te e tutto ciò che c’è nel Suo Regno. Amico, in Esso c’è di più di quanto ci sia nell’essere un membro di chiesa.

77 Proprio come l’aquila incita la sua nidiata, a volte Dio fa la stessa cosa nella chiesa. Proprio quando noi ci adagiamo su qualcosa, Dio disfa il nido. Egli portò Martin Lutero fuori dal Cattolicesimo, poi essi divennero così stagnanti tanto che Egli disfece il nido e mandò John Wesley. Essi divennero di nuovo stagnanti, ed Egli mandò Finney. Ora è tempo che il nido venga di nuovo disfatto, poiché noi ci siamo di nuovo adagiati giù.

78 Egli manda un forte vento impetuoso e spazza via tutte quelle pelurie. Tu non puoi avere pelurie quando voli da solo per il Signore! Dio disfa il nido e viene dentro con un vento impetuoso come Egli fece nel giorno della Pentecoste, e tutte le vecchie pelurie volano via. Egli manda un risveglio Pentecostale e scuote il nido. Quando tu vedi venire un tempo di scuotimento, allora gli aquilotti stanno per avere una benedizione. La chiesa è pronta per qualcosa.

79 Stendiamo le nostre ali nella promessa di Dio, nella Sua Parola, e per fede lasciamo che lo Spirito Santo ci porti in alto. Amen!

80 L’altra sera mi fu messo in cuore di parlare sul soggetto della mano che scrive sul muro, e il Signore ci benedì. Io restai meravigliato per le cose che lo Spirito Santo ci ha rivelato mentre Egli mi ungeva per parlare, e del come voi avete udito che le cose di Dio sono così vicine. Voi ricorderete come l’altra sera ho descritto la grande Babilonia del Vecchio Testamento, e scoperto che noi siamo nella stessa situazione in cui erano loro quando apparve loro la mano che scriveva sul muro. Oggi, qui in America, vi sono le stesse condizioni che predominavano allora: la nostra morale è estremamente bassa e debole, noi ci troviamo bevitori di vino e facciamo delle donne il nostro Dio. Proprio quel che fecero loro, noi troviamo che oggi lo stiamo facendo noi stessi, e senza dubbio anche noi sappiamo che i nostri giorni sono contati. Noi siamo stati pesati sulla bilancia e siamo stati trovati mancanti.

81 Il peccato è lo stesso ovunque, in ogni tempo. Tu forse vorresti fare apparire migliore il peccato, nascondendolo sotto il fascino o vestendolo bene, però esso è ancora peccato. Il peccato si è diffuso ovunque perché, qui in America, esso è stato reso così affascinante agli occhi delle persone. Io spesso penso a come il liquore è divenuto una cosa malvagia. Io ricordo, quando ero ragazzo, che il liquore veniva chiamato con un nome spregevole, o “Vecchio Charlie Barleycorn”. Oggi esso è in bottiglie decorate sotto bei nomi e perfino con bei colori—però esso è sempre quella stessa vecchia e lurida mistura del diavolo. E, guardate al tabacco—anni fa la vecchia nonna forse faceva una pipa di pannocchia e la fumava quando ella aveva mal di denti, ma guardate come oggi quel diavolo è divenuto così popolare! Madri, figlie, e perfino piccoli bambini oggi fumano—ed è così popolare farlo! Però esso è pur sempre peccato—esso è semplicemente nascosto sotto un altro nome. Di solito era male per le persone giocare d’azzardo, e per prendere parte ad un gioco d’azzardo, uno doveva andare in un luogo malfamato. Ma guardate ora! Di solito le donne, quando passavano giù per la strada e dovevano passare da quelle parti, esse andavano dall’altra parte della strada piuttosto che passare davanti alla porta di un saloon. Ma guardate ora: ella va là dentro e mette il suo piede sulla ringhiera del bar e lascia i suoi bambini a casa con una baby-sitter, per divenire una lucciola da bar anziché una mamma—ella così è più popolare! Esso è tutto peccato, sia che lo chiami popolare o stile o altro, e Dio odia il peccato ed Egli ti farà pagare per il peccato poiché Egli è un Dio Santo, e un Dio Santo non può tollerare il peccato. Il peccato richiede morte, e coloro che peccano sono già morti nelle loro trasgressioni.

82 Mentre noi guardiamo ai grandi mali che oggi ci piagano, noi possiamo ben vedere che proprio ora all’orizzonte stanno avanzando verso questa nazione i grandi giudizi, poiché Dio non può lasciarci andare avanti nel peccato. Egli non sarebbe un Dio giusto se ci lasciasse vivere nel modo in cui viviamo e andare avanti nel peccato. Egli ci farà pagare per i nostri peccati e, come ho detto prima, lo ripeto di nuovo: se l’Iddio giusto del Cielo ci lasciasse andare avanti nel nostro peccato, allora Egli dovrà far risorgere Sodoma e Gomorra e scusarsi con loro per averli distrutti, poiché noi siamo altrettanto malvagi quanto lo erano loro, o forse anche peggio.

83 Ognuno che ha nel cuore lo Spirito dell’Iddio vivente, deve per certo sentire le fiammate del veniente giudizio che sta per colpire il mondo. Nel tuo spirito tu puoi discernere e sapere che qualcosa sta per accadere. Il mondo intero è agitato ed ansioso; le piccole nazioni, le grandi nazioni; poiché nelle mani dei comunisti, dei malvagi, e degli uomini pervertiti, risiede la potenza che può trasformare in cenere questo mondo nel tempo di un minuto. Quello che li trattiene dal fare ciò è la misericordia e la pazienza di Dio—Egli non glielo lascia fare. Noi dobbiamo ricordarci di questo ed essere grati a Dio per la Sua cura Divina che ha per la Sua chiesa. Noi questo dobbiamo ricordarcelo! Noi potremmo divenire un satellite Russo ancor prima che sia mattino—eppure noi restiamo noncuranti, e andiamo semplicemente avanti.

84 Il mondo è divenuto così nevrotico che perfino gli stessi psichiatri hanno crisi nervose. I grandi uomini di scienza non sanno cosa stia accadendo—essi stanno traballando sotto una malefica influenza di una guerra di nervi che sta avendo luogo nell’universo. Ogni città, ogni fattoria, ogni strada, ogni luogo in cui andate voi incontrate la stessa malvagia atmosfera di tenebre che sta implacabilmente avviluppando la terra. Ma il figlio di Dio ripieno di Spirito è cosciente di ciò che sta per accadere—egli conosce la risposta: il Signore sta per venire; e la Parola di Dio sta adempiendo Se stessa con tale rapidità che solo il Cristiano veramente nato di nuovo, ripieno dello Spirito, guidato dallo Spirito, può tenersi su e al di sopra della situazione odierna. Il mondo si gingilla attorno, sa che qualcosa non va, ma non vede alcuna soluzione poiché essi non hanno alcuna Luce che possa guidarli ad una soluzione. Così essi si distolgono col “rock-and-roll” onde avere un tempo di svago per dimenticare e sfuggire alla tensione nervosa che incombe su di loro. E queste chiese fredde e formali che si stanno sempre più sviando (inclusi i Pentecostali), trovano altre vie per distogliere le loro menti da queste cattive oppressioni, poiché essi mancano di ricevere una risposta da Dio che possa creare per loro una via di scampo. Anziché pregare Dio che rimuova il male che piaga il mondo ed esserne perciò liberati, essi preferiscono rilassarsi e osservare la TV, fare cene e party di cucito, andare lungo le spiagge e in luoghi ove si raduna la mondanità, predicare sermoni sui fiori e sugli uccelli, e mettono totalmente da parte il vero tema e le benedizioni di Dio—che Egli può guarire e fare miracoli e risuscitare i morti, e tutte le altre verità che essi han smesso di predicare. Proprio quando essi dovrebbero predicare queste cose con più forza che mai, essi non dicono una parola a riguardo. Perché? Perché essi sono sviati! Anziché pregare e dipendere da Dio, essi hanno smesso le riunioni di preghiera e, quando fecero ciò, essi dovettero sostituirle con qualcosa come una riunione sociale di cucito o fare un corso di golf. Se tu vuoi sfuggire al male del mondo, allora aggrappati a Dio, non mollare! Forse potrà sembrare più buio che mai, ma se tu non continui a pregare e a cercare Dio, tu non avrai mai una risposta. Santi, continuate a stare aggrappati a Dio! Se la tua denominazione ha mollato e rifiuta di pregare e dare ascolto alla pienezza di Dio per questa ora, ed evita di affrontare la cruda verità, allora sbarazzati della tua chiesa e trovane una che STIA aggrappata a Dio!

85 Anziché continuare a pregare, voi avete smesso di pregare. Cos’è che non va con voi Cristiani molli? Voi avete abbassato la guardia! Certo, è stato più facile abbassare la guardia—tu hai pensato che così facendo non avresti avuto tanta pressione da parte del mondo. Ebbene, in uno di questi giorni tu avrai molta pressione, e allora scoprirai che sarebbe stato molto meglio tenere su le staccionate piuttosto che soffrire il giudizio per averle abbassate. Ti sei forse mai soffermato a pensare al caro Giuseppe? Cosa se egli si fosse arreso ed avesse smesso di pregare quando si trovava nella prigione? Se ci fosse stato un uomo che avesse avuto il diritto di smetterla con Dio e mollare tutto per il fatto che sembrava abbandonato, quello era proprio Giuseppe. Egli venne gettato in una prigione per il fatto che aveva preso una posizione contro il peccato. Come poté Dio permettere che lui venisse gettato in prigione quando egli aveva preso una simile coraggiosa e leale posizione per Dio? Certo, Giuseppe, dopo una simile cosa, aveva il diritto di ribellarsi e sviarsi in uno stato di freddezza. Egli poteva farlo—però egli pregò e continuò a credere per il sovrannaturale, e guardava alla POTENTE MANO DI DIO, PERCHÉ LO PORTASSE FUORI. Quanti di voi predicatori Pentecostali Hollywoodiani vi saresti tenuti come Giuseppe? Tre lunghi anni, in una prigione sporca e infestata di cimici, in costante compagnia di uomini malvagi per natura. Pensate a questo; tre lunghi anni!—però egli si tenne aggrappato a Dio, egli si tenne aggrappato alla preghiera, egli non vacillò! Le settimane si trasformarono in mesi, e i mesi in anni, eppure Dio non lo tirava fuori. Oh! egli avrebbe potuto mollare tutto, ma no, non Giuseppe—egli era nato di nuovo, perciò non poteva mollare; qualcosa dentro di lui gridava come lo fu per Giobbe: “Anche se Tu mi uccidi, io continuerò ad aver fiducia in Te”. Egli si tenne aggrappato per tre lunghi anni, poi Dio lo portò fuori con la Sua potente mano.

86 Egli tirò fuori Giuseppe con una manifestazione sovrannaturale, e dal giorno in cui Giuseppe lasciò quella prigione, il sovrannaturale di Dio lo accompagnò ovunque egli andasse. Io dico questa sera che, se la chiesa pregasse, oh! pregasse continuando a stare aggrappata, quel giorno essa risorgerà e Dio la porterà fuori con la Sua potente mano e la rivestirà di potenza dall’alto come Egli fece nel giorno della Pentecoste e, come Giuseppe, essi andranno avanti sulla terra con in loro il sovrannaturale di Dio. Rimani fedele Chiesa, la liberazione verrà presto! Credetemi, quale servitore di Dio, io dico la verità.

87 La chiesa dell’Iddio vivente forse per un tempo è ora provata, però i figli e figlie nati di nuovo vengono ora guidati insieme, e vengono sospinti dallo Spirito Santo a uscire dal mondo e da tutte le sue trappole. Io so che noi possiamo essere al sicuro da tutto il male che sta per cadere su questo mondo solo se prestiamo attenzione a Dio. Però l’uomo non vuole ascoltare, anche se la voce ammonitrice di Dio parla giorno dopo giorno, l’uomo continua a desiderare di vivere nel peccato—e il Cristiano, sembra, che ami sguazzare nelle cose del mondo.

88 È più tardi di quanto noi pensiamo, eppure molte persone pensano che essi hanno molto tempo. Le Scritture, comunque, dichiarono differentemente! Gesù disse: “Come fu ai giorni di Noé, ai giorni di Lot, così sarà nel giorno della venuta del Figlio dell’uomo”. Guardiamo alla distruzione e al giudizio che avvenne ai giorni di Noé e di Lot. Essi sono entrambi figure ed esempi della terza distruzione descritta nella Parola di Dio.

89 Prima che Dio venisse per distruggere Sodoma e Gomorra, o prima che Egli distruggesse la terra per mezzo dell’acqua, Egli mandò un vero appello di misericordia. Notate come Enok venne e predicò contro al peccato—e Dio mandò pure un angelo, ed Egli mandò il Suo profeta Noé. Ma, cosa fecero gli uomini? Essi mangiavano, essi bevevano, essi costruivano, e ciò era “vino, donne, e canto”, ed essi rigettarono il messaggio di Enok e di Noé. Il messaggio di Enok e di Noé era Grazia, Misericordia, e Liberazione, però quel messaggio venne messo da parte, ed essi continuarono a peccare—proprio come essi fanno oggi. Il mondo di allora aveva i suoi grandi uomini di cultura, e il suo progresso scientifico; ed essi posero la loro fiducia nella loro propria conoscenza anziché nella Parola di Dio, o nei profeti di Dio; così Dio venne da essi rigettato—per cui Dio in cambio rigettò loro. Quando le acque del giudizio vennero, esse portarono il credente al sicuro, ma portarono l’incredulo alla morte ed al tormento. La stessa acqua che distrusse l’incredulo, portò Noé al sicuro. Oggi, lo stesso Messaggio del Vangelo che distruggerà l’incredulo, porterà il credente nei reami della gloria e rapirà i figli di Dio prima che il giudizio colpisca. La chiesa sarà portata al sicuro tramite Esso. Amen!

90 Noi cerchiamo di portare il messaggio del sovrannaturale, della visione del nostro cuore che ci dice che il tempo della fine è vicino, ma la chiesa moderna lo rigetta come fece la gente di Lot. La gente si ride e si beffa del sovrannaturale, proprio come la gente di Lot rise e si beffò di lui. Io ho pure notato che qui ci sono alcuni predicatori che non predicano il messaggio del Suo imminente ritorno—essi tralasciano questo importante soggetto, o lo lasciano ai loro successori pensando che esso è per la generazione dopo di loro. Però il fatto è che questa è, lo credo con tutto il mio cuore, l’ultima generazione, e Dio è venuto giù dalla gloria per battezzare la chiesa con la Sua potenza. Gesù disse: “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura”; e il verso seguente dice: “Questi segni accompagneranno coloro che crederanno”. Guardate a questo, se pensate che ne valga la pena—quale delle altre generazioni ha ricevuto questa Luce e prodotto queste opere di Dio sin dal giorno della chiesa primitiva? La chiesa primitiva ebbe questo stesso ministero, poi iniziarono le lunghe epoche oscure, ed ora la fine è vicina e le parole di Gesù bruciano di nuovo nei cuori del Suo popolo, poiché Egli disse: “Andate in tutte le nazioni e predicate il Vangelo ad ogni creatura, e quando questo sarà fatto, allora sarà il tempo della fine”. Non vedi che la chiesa di Dio è rivestita di potenza come essa lo fu quando iniziò? I Suoi figliuoli stanno avanzando con un Messaggio di grazia e misericordia e liberazione, e i segni di cui parlò la Bibbia li stanno seguendo—come pure le apparizioni nei cieli. Chiunque con un po’ di vista spirituale può vedere da se stesso che questa è la generazione che adempirà la Parola di Dio.

91 La Bibbia dichiara che Lot era un uomo giusto, ma i peccati della sua gente e di Sodoma opprimevano giornalmente la sua giusta anima, come avviene nei cuori dei veri figli di Dio di questo giorno. Lot vedeva la perversione e la condizione del corpo umano: drogati, ubriachi, delinquenza giovanile; però la gente di Lot si rideva di lui, ed essi non volevano crederlo. Oh! io posso ben udirli mentre si ridono di Lot, dicendo: “Come può una grande città come Sodoma essere distrutta con tutta la sua potenza e super scientifiche invenzioni?”. Ed essi stanno dicendo la stessa cosa pure oggi! “Come può il mondo essere distrutto col fuoco; come può esso avere una fine?”. Essi non fanno altro che cianciare. Miei cari fratelli, ve lo dico io come esso se ne andrà—la stessa Parola che parlò e portò il mondo all’esistenza, parlerà e lo porterà fuori dall’esistenza—per mezzo della Parola del Signore esso fu parlato all’esistenza, e per mezzo della stessa Parola del Signore esso sarà parlato fuori dall’esistenza. Che Dio sia misericordioso verso questa povera, rachitica, cieca e miserabile nazione! Essa è divenuta ricca e piena di beni, però è nuda davanti a Dio, e non lo sa. Che immagine pietosa!

92 Guardiamo a quello che ebbe luogo prima che Sodoma venisse schiacciata da Dio. Io voglio che voi notiate che Sodoma fu spazzata via col fuoco, e nel tempo di Noé il mondo venne spazzato via con l’acqua. Dio fece con l’uomo un patto che Egli non avrebbe più distrutto il mondo di nuovo con l’acqua, però Egli non ha fatto alcun patto con l’uomo per quanto riguarda il fuoco—per cui Egli può distruggere il mondo per mezzo del fuoco senza infrangere la Sua Parola. L’apostolo Pietro vide questo e ne parlò.

93 Prima che Dio distruggesse Sodoma, Egli mandò il Suo angelo per avvertire Abrahamo. Perché? Perché Abrahamo era uno che viveva per mezzo della Parola e teneva la Parola. Ecco perché gli angeli vengono all’uomo—perché essi tengono la Parola di Dio. Tre angeli vennero ad Abrahamo (un santo profeta di Dio) e gli dissero che Dio stava per distruggere Sodoma. Osservate la ragione della visita di questi tre angeli—essi stavano portando le notizie dell’ultimo avvertimento circa la distruzione. E gli angeli lasciarono il luogo di Abrahamo e andarono su a Sodoma per dire a Sodoma dell’impellente giudizio. Sodoma, in cambio, si rise degli angeli e pensò perfino di far loro del male. Oh, come sono simili le cosiddette chiese del mondo d’oggi! Un vero uomo mandato da Dio viene nella loro città ed essi cercano di fargli del male e di ferirlo, anziché stare dietro a lui e appoggiarlo e sostenerlo e prestare attenzione al Messaggio. Ma la Bibbia dice che essi sarebbero stati in quel modo, parlando espressamente degli ultimi giorni: “Gli uomini saranno amanti delle cose del mondo, avidi, vanagloriosi, traditori, calunniatori, disprezzando coloro che sono buoni”. Dirai tu: “Fratello Branham, quella gente devono essere i comunisti!”. No, non sono essi—essi sono i cosiddetti Cristiani: “Aventi l’apparenza della pietà, ma avendone rinnegata la potenza”, negando il Messaggio dell’ultimo giorno, negando il sovrannaturale, rifiutando di prestare attenzione.

94 Oh, com’è bello riposarsi in Dio e credere, ed essere ricompensati come fu Lot e come fu Noé—scelti tramite la Sua grazia e la nostra fedeltà, per scampare! Hai mai tu letto la Parola in questo modo per quanto riguarda il grande diluvio? Prima che una sola goccia di acqua cadesse sulla terra, Noé andò dentro l’arca—e prima che una sola palla di fuoco cadesse dal cielo su Sodoma, Lot venne portato fuori da Sodoma. E Gesù disse che, come fu ai giorni di Noé, e come fu ai giorni di Lot, così sarà nel nostro giorno, alla venuta del Figlio dell’uomo. Chiesa, la mano sta scrivendo sul muro. Svegliati! Se lo scritto è sul muro, quanto dunque è vicino il rapimento della chiesa? Pensate a questo—Noé andò nell’arca per essere salvato, e Lot venne fuori da Sodoma per la stessa ragione. Uno venne fuori, l’altro andò dentro. Che cosa raffigura questo? Ebbene, nel mio cuore io lo vedo in questo modo: ciò è un tipo della chiesa che viene fuori dal mondo per salvarsi, e va dentro l’arca di Cristo per navigare verso la gloria. Noé andò dentro l’arca per salvarsi, e Cristo è l’arca della salvezza! E, ricordatevi questo—prima che la grandine e le tenebre e la morte si abbattessero sull’Egitto, Israele aveva fatto strada verso Goscen ove vi era luce. Uomini e donne, ascoltatemi ora—prima che venga il giorno e tu sia lasciato qui sulla terra nelle tenebre e nel giudizio, corri il più forte che puoi nell’arca della salvezza—ricevi il Suo Messaggio di misericordia! “Affrettati!”, disse l’angelo, “e fuggi al monte, poiché io non posso fare niente fino a che tu non sia venuto fuori”. Il giudizio non può venire. La Russia ha un missile che può metterci nel nostro letto di morte. A che serve parlare della nazione o della spiritualità? Dio sta parlando alla Sua chiesa affinché venga più in alto: “Poiché Io non posso fare niente fino a che tu non sia venuto fuori”. Dio aspetta che la Sua chiesa spezzi le sue barriere denominazionali e venga insieme per una vera effusione dello Spirito Santo, onde portare la Sua chiesa nella gloria. “Io non posso fare niente fino a che tu non arrivi più in alto!”. Noi dobbiamo venire insieme in modo che Egli possa riunirci in un solo corpo e rapirci prima della distruzione del mondo.

95 Chiesa, Egli oggi ti sta visitando, con misericordia, e mentre Egli lo fa, presta attenzione e ricevi il Suo Messaggio. Vieni più in alto, via da queste mura di Babilonia denominazionali fatte dall’uomo! Fuggi via dalla teologia e credi fatti dall’uomo! Corri nel centro della grazia di Dio e grida per misericordia, poiché è il Sangue di Suo Figlio che ti salverà! Liberati dalla tua vecchia natura dubbiosa, dalle tue superstizioni, presta attenzione e fuggi nel mezzo della Sua grazia, e vivi! Poiché io ti dico che le mura delle denominazioni fatte dall’uomo si sgretoleranno e periranno insieme al mondo incredulo. Però il giusto Lot e il giusto Noé vennero portati fuori, e così sarà portata fuori la chiesa dell’Iddio vivente. Se tu presti attenzione tu non vedrai venire su di te neppure una bomba atomica, e nessuna arma di distruzione—e sarai al sicuro nel grande Regno di Dio. Non senti tu l’attrazione dello Spirito di Dio che cerca di portarti via da tutto ciò che è fatto dall’uomo e dalla chiesa addormentata, per farti vivere tramite il Suo Spirito vivente? Sia benedetto il Signore, Egli sta aprendo i nostri occhi! Noi veniamo avanti, Dio caro, ricevici mentre noi ci avviciniamo.  Amen!

FINE