QUEL GIORNO SUL CALVARIO
Messaggio predicato dal profeta William Marrion Branham.
Data: 25 Settembre, 1960.
Luogo: Tabernacolo Branham – Jeffersonville, IN. U.S.A.
Tradotto dal pastore Mariano Guagliardo.
Tradotto nell’anno 1999.
1 Grazie, fratello Neville. [Il fratello Neville dice: “Dio ti benedica, fratello!”.—n.d.t.] Dio ti benedica, fratello Neville. Ti ringrazio molto.
Buon giorno, amici!
2 È un privilegio essere di nuovo qui al tabernacolo questa mattina, per servire il Signore nel predicare la Parola e pregare per gli ammalati. Ed io sono molto grato per questo giorno.
3 E non appena sono entrato, io rimasi stupito. Un fratello venne su e disse: “Io non voglio essere come quegli indegni lebbrosi che vennero guariti”. Egli è il fratello Wright. Io pregai per lui, e il Signore lo ha guarito completamente. E piangendo egli venne su per darmi la mano, e per dire che vuole ringraziare il Signore per essere stato guarito. Egli volle ritornare per ringraziare. Il male se n’è andato completamente. Egli ora sta perfettamente bene. Noi siamo grati per quelle testimonianze.
4 E, Charlie, tu e il fratello Jefferies, se volete, venite su qui e prendete questi posti a sedere che sono qua sopra. Voi siete più che benvenuti, così non avete da stare in piedi. Quell’altro fratello lì, e il fratello Woods; venite qui sopra, voi siete… Qui ci sono un paio di piccoli posti sulla panca, così non avete da stare all’impiedi. Io credo che qui ci sono un paio di posti. Sì, voi siete più che benvenuti se venite a prendere questi posti.
5 Noi siamo felici di… Io credo che una volta fu detto: Io mi sono rallegrato quando essi mi dissero… Dio ti benedica, fratello. [Un fratello dice: “A noi piace stare vicino al predicatore”.—n.d.t.] Grazie! Grazie. …Io mi sono rallegrato quando essi mi dissero: “Andiamo su alla casa del Signore”. Quello è il privilegio e la gioia del Cristiano: andare alla casa del Signore.
6 Questa mattina guardando attorno e vedendo qui dentro così tanti dei miei amici, io di questo sono molto lieto. Sono felice di vedere qui il fratello e la sorella Dauch, dall’Ohio. Vedo là dietro il fratello e la sorella Armstrong, che vengono dall’Ohio. Che Dio benedica anche tutti voi. E… Oh, basta guardare attorno e ne vedi così tanti! È molto difficile ricordarsi tutti i loro nomi.
Sorella Hoover, noi siamo felici di vederti qui dentro questa mattina; lei viene giù dal Kentucky. Charlie e Nellie, il fratello Jefferies a la sua famiglia; ce n’è così tanti qui dentro che vengono da fuori città!
7 Così questa mattina noi ci aspettiamo un grande tempo nel Signore; ci aspettiamo che Dio s’incontri con noi in un tale modo da benedire le nostre anime e che ministri a noi le cose di cui abbiamo bisogno.
8 E mentre guardo attorno per il locale, se io dovessi fare i nomi di tutti i miei amici che sono qui attorno, mi ci vorrebbe buona parte della mattinata per menzionare ognuno di loro. Il ritornare in chiesa e vedere tutte le persone dentro, mi fa sentire bene.
9 Questo mi fa pensare: “Cosa ne sarà quando noi arriveremo in Cielo, e c’incontreremo Là assieme per quel gran tempo di comunione Eterna senza fine, attorno al Trono di Dio e alle benedizioni che tutti noi abbiamo desiderato?”. Là noi saremo fatti alla Sua somiglianza, alla Sua immagine, e col Suo Spirito su di noi, per adorare e servire Lui per tutta l’Eternità, senza mai stancarsi!
10 Pensate: non c’è niente di cui tu possa pensare di cose che ti piacciono fare, ma che di tanto in tanto sei stanco di fare. Charlie, suppongo che tu ed io andremo a caccia di scoiattoli più di ogni… [Il fratello Branham dice questo sorridendo—n.d.t.] Ci sono cose come quella che a noi piace fare, ma, sapete, tu ti stanchi di farle!
11 E a me piace girovagare; andare per le montagne e semplicemente girovagare. Quando a volte io mi stanco, tu vuoi fare qualcosa di diverso.
12 E a me piace guidare. A volte mi sento un po’ stanco e spossato, e i nervi sono tesi, allora io salto nella mia macchina e vado fuori; mi attacco allo sterzo e vado giù per la strada, cantando: “Son felice che posso dir sono un di loro”, o qualche altro cantico. Sto semplicemente attaccato a quello sterzo, e canto, e batto il mio piede, e grido. Ebbene, dopo un po’ io mi stanco, ed allora ritorno a casa e comincio a fare qualcos’altro.
13 Ma quando noi cominceremo ad adorare Dio in quel nuovo Regno, non ci sarà più alcun momento di stanchezza [La congregazione si rallegra e loda Dio—n.d.t.], ma sarà semplicemente sempre una benedizione, proprio in continuazione. Ma, naturalmente, allora noi saremo mutati. Noi non saremo come siamo ora. Noi saremo differenti, creature differenti da come siamo in questo momento. Così, noi siamo felici.
14 Io stavo semplicemente pensando… Non so se questo qualche volta io lo abbia registrato o no.
Qualche tempo fa io ero giù nel Kentucky col fratello Charlie, ed egli disse: “Fratello Branham, pensi che nel Millennio io e te andremo a caccia di scoiattoli?”.
Io dissi: “Io non lo penso, Charlie”.
15 Disse: “Beh, a noi ciò piace così tanto! Pensi che cacceremo quando saremo nel Millennio?”.
Io dissi: “No, nel Millennio non ci sarà niente che verrà ucciso”.
Ed egli disse: “Beh, a noi ciò piaceva proprio!”.
16 Io dissi: “Charlie, cosa se io ti potessi convincere che una volta tu eri un maiale, e che poi sei salito ad un essere più alto, fino ad essere un essere umano. Vorresti tu ritornare indietro e godere dei piaceri che ha un maiale?”.
Disse: “Nooo!”.
17 Io dissi: “Vedi, tu ora sei molto più in alto di un maiale, tu sei un umano, e tu non vorresti mai più essere un maiale”.
Io dissi: “Ora, moltiplica quello per diecimila, e quello è ciò che sarai tu quando verrai mutato da quello che sei a quello che sarai. Tu non vorrai mai più essere di nuovo umano!”. Proprio così. Esso sarà qualcosa di differente.
18 Io sono così felice solo al “pensare” a questo, sapendo che un giorno noi saliremo più in alto.
19 Bene, ora, se piace al Signore, la prossima Domenica, la quale sarà circa verso il… Allora io andrò via, per andare nel Wyoming, con un caro amico; anzi nell’Idaho, con un mio caro amico, il fratello Miner Arganbright, il fratello Clayt Sonmore, e altri degli Uomini Cristiani d’Affari.
20 La settimana seguente, la settimana dopo questa,… Ora, il 7 io dovrò essere a Dallas, nel Texas, al Convegno del La Voce della Guarigione. E la sera che tocca a me parlare è il 7. E poi ritornerò per andare su nell’Idaho col fratello Arganbright e gli Uomini Cristiani d’Affari. E forse avremo una sera a Minneapolis, prima che andremo via. Poi saremo ad una colazione degli Uomini Cristiani d’Affari.
21 Se piace al Signore, la prossima Domenica mattina io voglio essere di ritorno di nuovo qui al tabernacolo. E se ciò è permesso, ed è la volontà del Signore, io voglio parlare sul soggetto del: Il Turbine Nel Vento, se ciò piace al Signore. Sembra che Ciò sia stato sul mio cuore, per tutta la settimana.
22 Or l’altra mattina, molto presto, circa verso le quattro del mattino, io mi alzai ed ebbi questo pensiero: “Quel giorno sul Calvario”. E questa mattina io voglio parlare su quello: Quel Giorno Sul Calvario.
23 Ed ora per questa lettura andiamo alle nostre Bibbie, alla Scrittura, al Vangelo di San Matteo, al 27º capitolo. E inizieremo dal 27º verso, e leggeremo una porzione di questa Scrittura, per avere le nostre basi; poi inizieremo subito. E dopo il servizio della predicazione, allora avremo la preghiera per gli ammalati.
24 E dunque, sin dall’ultima volta qui, tramite il semplice ricordare e simboleggiare il mio nuovo tipo di ministero, io ho avuto molte più testimonianze da quella riunione di quante ne abbia avute in altre per un lungo tempo.
25 C’è qualcosa a riguardo, e cioè: tu devi contattare la persona. Indipendentemente di quanto sovrannaturale viene mostrato,… Ma, vedete, la guarigione deve poggiare sulla fede “individuale”.
26 Ora, se l’individuo ha fede, ed egli vede come lo Spirito Santo va sopra l’adunanza e dice: “Una certa-e-certa cosa è accaduta, e che tu hai tale-e-tale nome. E tu vieni dal tale-e-tale luogo. E tu hai fatto una certa cosa. E ciò è in questo modo”, e vede che tutto quello accade proprio in quel modo, ciononostante…
27 L’individuo che siede là, dovrebbe guardare in alto e dire: “Quello deve essere per forza Dio! Io accetto la mia guarigione”.
28 Ma anziché fare quello, l’individuo dice: “Imponi le mani su di me e prega per me, così che io venga guarito”. Ma quello è il modo in cui noi qui in America siamo stati insegnati, e così crediamo a quello. E quello è certamente Scritturale.
29 Ma noi ora troviamo, in Africa e in diversi posti, che basta che qualcosa come quello accada, che l’intera adunanza viene infiammata in un momento, e accettano la loro guarigione; questo perché a loro non è stato insegnato niente. Vedete, a loro non è stato nemmeno insegnato circa la guarigione. E quando essi vedono quello, allora essi sanno che c’è un Dio che vive. “E se Egli vive, Egli è Supremo, ed Egli guarisce”, quello è tutto. Questo perché le basi, le fondamenta, sono già poste, cioè: che Egli è un Guaritore, e che guarisce la gente. Dunque quando essi vedono la Sua Presenza, che opera attraverso la Sua Chiesa, allora essi dicono: “Quello è abbastanza. Quello è tutto ciò di cui noi abbiamo bisogno”.
30 Ma a noi è stato insegnato di “imporre le mani sugli ammalati”, e cose simili. Ecco la ragione per la quale ciò non funziona tanto bene in America.
31 Ora, ricordatevi: la prossima Domenica, se piace al Signore (il fratello Neville di certo ciò lo annuncerà) esso sarà: Il Turbine Nel Vento.
32 Ora, io vi ho dato un po’ di tempo per trovare la Scrittura di Matteo 27. Iniziamo a leggere dal 27º verso, dal Vangelo di San Matteo. Ora, diamo ascolto attentamente alla lettura:
E i soldati del governatore portarono Gesù nel pretorio, e si radunò attorno a lui tutta una banda di soldati.
Ed essi lo spogliarono, e gli misero addosso una veste scarlatta.
E dopo che essi ebbero intrecciata una corona di spine, gliela misero sulla testa, e una canna nella sua mano destra; ed essi piegavano il ginocchio davanti a lui, e lo schernivano, dicendo: “Salve, Re dei Giudei!”.
Ed essi gli sputavano addosso, e prendevano la canna e lo colpivano sulla testa.
E dopo che l’ebbero schernito, essi gli tolsero via la veste di dosso, gli rimisero addosso i suoi propri vestiti, e lo portarono via per crocifiggerlo.
Or mentre essi uscivano, trovarono un uomo di Cirene, di nome Simone, il quale costrinsero a portare la sua croce.
E quando essi giunsero su al luogo chiamato Golgota, il quale significa: Il luogo del teschio,
essi gli diedero da bere aceto mescolato con fiele; ma egli, avendolo assaggiato, non volle berne.
Ed essi lo crocifissero, e si divisero le sue vesti, tirando a sorte, affinché si adempisse ciò che fu detto dal profeta: “Essi hanno diviso tra di loro le mie vesti, e sulla mia tunica hanno tirato a sorte”.
Postisi quindi a sedere stavano lì a guardarlo.
E al di sopra della sua testa posero scritta la sua accusa: COSTUI È GESÙ, IL RE DEI GIUDEI.
Poi vennero lì crocifissi con lui due ladroni, uno a destra e l’altro a sinistra.
E coloro che passavano da lì lo ingiuriavano, scuotendo le loro teste,
e dicendo: “Tu che distruggi il tempio, e che lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso. Se tu sei il figlio di Dio, scendi giù dalla croce”.
Similmente anche i capi sacerdoti si beffavano di lui, assieme agli scribi e agli anziani, dicendo:
“Egli ha salvato altri, ma non può salvare se stesso! Se egli è il Re d’Israele, che scenda ora giù dalla croce e noi crederemo in lui.
Egli si è confidato in Dio, che lo liberi ora, se egli può salvarlo; poiché egli ha detto: `Io sono il Figlio di Dio’”.
Anche i ladroni, i quali erano crocifissi con lui, lo ingiuriavano allo stesso modo.
Or dall’ora sesta fino all’ora nona si fecero tenebre su tutto il paese.
E circa verso l’ora nona Gesù gridò con gran voce, dicendo: “Elì, Elì, lamà sabactani?”, che vuol dire: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai tu abbandonato?”.
Alcuni di quelli che stavano lì, quando udirono quello, dissero: “Quest’uomo chiama Elia”.
E subito uno di loro corse, prese una spugna, la inzuppò di aceto, la mise in cima ad una canna, e gli diede da bere.
Il resto di loro diceva: “Lascialo, vediamo se Elia viene a salvarlo”.
Gesù, dopo aver gridato di nuovo con gran voce, rese lo spirito.
Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo; e la terra tremò, e le rocce si spaccarono;
e i sepolcri si aprirono, e molti corpi dei santi che dormivano risuscitarono,
e vennero fuori dai sepolcri dopo la sua risurrezione, andarono nella santa città, e apparvero a molti.
Ora quando il centurione e coloro che assieme a lui guardavano a Gesù videro il terremoto e le cose che vennero fatte, temettero grandemente, dicendo: “Costui era davvero il Figlio di Dio!”.
33 Chiniamo un momento i nostri capi per la preghiera.
34 Signore, noi sappiamo che Tu sei Dio. E dopo aver letto questa sacra e santa Parola, noi possiamo ancora vedere che la Tua natura non è mutata. Tu sei sempre Dio. E sembrava come se Gesù non avesse avuto alcun aiuto, poiché Egli fu preso da mani malvagie e fu fatto a pezzi; e fu sputato, e beffato, e appeso alla croce, sanguinante, morente. E sembrava come se non ci fosse alcun aiuto, da nessuna parte, tanto che infine Egli gridò: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai tu abbandonato?”.
35 Però Tu agisci nel momento in cui nessun altro può agire. A noi è stato fatto sapere, Signore, che se noi abbiamo dei fiumi che non possiamo attraversare, se abbiamo delle montagne che non possiamo superare, Dio è specializzato nel fare cose che altri non possono fare.
36 Tu sei uno specialista nell’operare! Poiché Tu conoscevi la ragione di quel giorno sul Calvario. Tu, essendo Dio, Colui che è Infinito, sapevi che questa ora doveva venire. Ma quando questo si adempì, allora Tu mostrasti che Tu eri Dio. Tu mostrasti Chi era il boss!
Tu scuotesti la terra, e i santi che dormivano nella terra vennero fuori. Tu oscurasti il sole come fosse notte, divenne buio come la notte, mostrando che Tu eri Dio. Però sembrava che Tu fossi rimasto in silenzio troppo a lungo.
37 Fa’ che noi da questo possiamo trarre questa conclusione, cioè: fintanto che noi camminiamo nello Spirito, guidati dalla mano di Dio, non importa ciò che sembra che vada male; anche se noi stiamo passando il Calvario, nell’ora e nel momento giusto, Dio parlerà.
38 Ora, Dio Padre, noi vogliamo chiedere il perdono dei nostri peccati e delle nostre trasgressioni. Noi vogliamo chiedere che il Tuo Spirito ci guidi. Guidaci, come la colomba guidò l’agnello. Fa’ che siamo ubbidienti in ogni cosa che possa accaderci, sapendo questo: che Dio fa’ cooperare tutto al bene, e che sa che tutto andrà bene.
39 Sii con noi oggi in questo servizio. Noi preghiamo che Tu salvi coloro che sono nella condizione di essere salvati, e che stanno cercando la salvezza. Riempi di Vita Eterna coloro che la stanno cercando. Noi preghiamo che Tu voglia guarire coloro che sono ammalati ed afflitti, i quali sono venuti cercando guarigione. E noi loderemo Te per questo.
Chiediamo questo nel Nome del Tuo Figliuolo, il nostro Salvatore: Gesù Cristo. Amen.
40 Ora, nel sermone di questa mattina io desidero attirare la vostra attenzione al testo che ho scelto su cui parlare: Quel Giorno Sul Calvario.
41 Sembra che ciò sia un pochino fuori stagione; questo dovrebbe essere predicato al Venerdì Santo. Il Calvario dovrebbe essere ricordato “ogni” giorno. E noi abbiamo sentito molto a riguardo, e letto molto a riguardo. I predicatori hanno predicato su ciò sin dal principio del tempo. I cantori hanno cantato di esso attraverso le epoche. I profeti lo predissero quattromila anni prima che ciò accadesse. E i profeti di questo giorno fanno riferimento al passato, quando ciò accadde. Esso è un giorno così importante! Esso è uno dei giorni più importanti tra tutti i giorni che Dio abbia lasciato sorgere sulla terra.
42 Or se il Calvario è così importante per la razza umana, io penso che sia buono che noi andiamo indietro e lo esaminiamo, e vediamo proprio cosa esso significa per “noi”. Poiché io sono sicuro che in questa ultima ora in cui stiamo vivendo, noi stiamo cercando ogni importanza di Dio di cui possiamo sapere. E tutto quello che noi riusciamo a trovare, noi siamo qui per impararlo, per vedere ciò che è per noi e ciò che Dio ha fatto per noi, e vedere ciò che Egli ha promesso di fare per noi.
E quella è la cosa per cui noi veniamo in chiesa. Quello è il perché il predicatore predica. Ecco perché egli studia e medita la Scrittura, e cerca l’ispirazione; è perché egli è un “pubblico servitore” per il popolo di Dio. Ed egli cerca di trovare qualcosa che Dio ha da dire al Suo popolo; qualcosa che li aiuti. Forse potrebbe essere che li condanna per i loro peccati, ma che poi li aiuta a sollevarsi, così che possano “dimenticare” i loro peccati, e poi alzarsi per servire il Signore. Or i ministri dovrebbero cercare queste cose.
43 Ed essendo che questo giorno è così importante, uno dei più grandi giorni, guardiamo dunque a “tre” diverse cose di ciò che quel giorno significa per noi. Noi ne potremmo prendere a “centinaia”! Ma questa mattina io ho scelto solo tre diverse e vitali cose, su cui vogliamo guardare per i prossimi pochi minuti; su ciò che il Calvario significa per noi.
Ed io prego che ciò possa condannare ogni peccatore che è presente; che possa far sì che ogni santo vada sulle sue ginocchia; che possa far sì che ogni persona ammalata elevi la sua fede a Dio, e andarsene via guarita. Che ogni peccatore sia salvato; che ogni sviato possa ritornare, e vergognarsi di se stesso; e che ogni santo possa rallegrarsi, e prendere nuova forza e nuova speranza.
44 Una delle più grandi ed importanti cose che il Calvario significa per noi, e per il mondo, è che: una volta per tutte esso sistemò la questione “peccato”.
L’uomo fu trovato colpevole di peccato. E il peccato era una penale che nessun uomo poteva pagare. La penale era così grande tanto che non c’era nessuno che potesse pagare la penale. Io credo fermamente che è stato Dio a stabilire ciò in quel modo, cioè che la penale sarebbe stata così grande tanto che nessuno potesse pagarla, così che sarebbe stato Lui Stesso a poterla pagare!
Or la penalità del peccato era: morte.
E noi tutti siamo nati nel peccato e formati nell’iniquità, e veniamo al mondo dicendo bugie.
Per cui non c’era nessuno di noi che fosse degno, né che essi potessero trovare alcuno sulla terra che fosse degno.
45 Or il peccato non ebbe inizio sulla terra. Il peccato ebbe inizio in Cielo. Lucifero fu… Lucifero, il Diavolo, era una creatura condannata, a motivo della sua disubbidienza, ancora prima che egli avesse mai toccato la terra.
Il peccato ebbe inizio in “Cielo”, ove Dio mise gli Angeli, e via dicendo, sulle stesse basi in cui Egli mise gli esseri umani: conoscenza, l’albero della conoscenza. L’albero della Vita e l’albero della conoscenza, dove l’uomo può fare la sua scelta.
E quando a Lucifero fu data la preeminenza per fare la sua scelta, egli volle qualcosa di meglio di quello che aveva Dio. Quello fu ciò che dette inizio al problema.
46 Or c’era una “richiesta” per il peccato. La richiesta era: morte. La penalità era: morte. Ed a riguardo noi potremmo andare in grandi dettagli, poiché io non credo che ci sia più di “una” morte. C’è “una” Vita. Io credo che un uomo che ha Vita Eterna non può mai morire. Io credo che c’è un completo “annichilimento” per quell’anima che pecca, poiché la Bibbia dice: “L’anima che pecca morirà di certo”. Non “l’uomo”, ma “l’anima” che pecca. per cui Satana deve di certo morire, per essere completamente distrutto!
Come sono in disaccordo con gli universalisti, i quali dicono che Satana verrà salvato! Egli peccò, ed egli è “l’originatore” del peccato. E la sua “anima” peccò; ed egli era uno “spirito”. Quello spirito sarà “totalmente” annichilito, affinché di esso non rimanga niente.
47 E quando per l’addietro, al principio, il peccato colpì la terra, come un lenzuolo di tenebre che cadeva dai cieli, esso letteralmente “paralizzò” la terra! Esso gettò in schiavitù ogni creatura che c’era sulla terra, e tutta la creazione di Dio. L’uomo finì sotto la schiavitù della morte, della malattia, dei problemi, sofferenze. E tutta la natura cadde assieme a lui. il peccato fu un anestetico che in pratica “paralizzò” la terra! Ed allora noi fummo messi qui, senza speranza; poiché ogni creatura sulla terra fu assoggettata ad esso. Ed ognuno che nasceva sulla terra era assoggettato ad esso.
48 per cui ciò doveva venire da qualche posto dove non c’era alcun peccato! Ciò non poteva venire dalla terra. Uno di noi non poteva redimere l’altro. Ciò doveva venire da “un Altro”.
49 Per cui, quando l’uomo si rese conto che era stato “separato” dal suo Dio, egli divenne un “errante”. Essi piansero. Essi gridarono. Essi tribolarono. Essi vagarono attorno attraverso le montagne e attraverso i deserti, cercando una Città, il cui costruttore e fattore era Dio.
Poiché egli sapeva che se fosse riuscito a ritornare nella Presenza di Dio, egli avrebbe potuto esporre a Lui il caso. Però non c’era alcuna via per poter ritornare! egli si perse! egli non sapeva più per quale via svoltare! Così egli si mise semplicemente a vagare, cercando di trovare da qualche parte quella via per ritornare a quel Posto. Qualcosa dentro di lui gli diceva che egli veniva da un Posto che era “perfetto”.
Questa mattina non c’è nemmeno una persona qui in questa visibile adunanza, o nell’adunanza dei nastri magnetici che andranno attorno al mondo; non c’è nessuno qui, o in qualsiasi altra parte, che non sia in cerca di quella perfezione.
50 Quando tu finisci di pagare le cambiali, pensi: “Ora sono a posto”. Ma quando hai finito di pagare le cambiali, ecco che nella tua famiglia qualcuno si ammala. Quando la malattia viene superata, ecco che hai ancora più cambiali da pagare. Poi ti accorgi che i tuoi capelli stanno diventando grigi, ed allora tu vuoi ritornare ad essere giovane. e c’è sempre qualcosa che non va, costantemente, e questo a motivo di quella onda di peccato.
Ma nel tuo cuore, siccome tu sei in cerca di quello, ciò dimostra che da qualche parte c’è una Perfezione! Da qualche parte, ci deve essere un qualcosa.
51 Ecco la ragione per cui oggi, molte volte, il peccatore è ancora errante. Una bella e giovane ragazza, che si taglia via i boccoli dei suoi capelli, per essere popolare; si pittura la faccia, per apparire più carina; si mette addosso dei vestiti che mostrano la forma del suo corpo. Questo perché ciò è l’unica cosa che lei riesce a trovare, che è riuscita a trovare da qualche parte, con la quale lei cerca di ritrovare quel qualcosa che possa ritornare a lei; e così lei fa sì che gli uomini le fischino, le facciano cenno, che amoreggino con lei.
Un giovane uomo fa la stessa cosa verso la donna, cerca di rendere se stesso attraente a lei.
Il vicino costruisce una casa, e la sistema in un certo modo così che essa appaia un po’ più bella di quella del suo vicino. ciò è una cosa continua! Noi siamo sempre in cerca di qualcosa, e c’è sempre qualcosa che ci precede un pochino.
La giovane signora trova un’altra giovane signora che è più popolare di lei. Il vicino trova una casa che appare migliore della sua. La donna trova un’altra donna che è vestita in una certa maniera, la quale appare più bella di quanto lo sia lei.
C’è qualcosa in noi che è in cerca di qualcosa, e ciò dimostra che noi siamo perduti!
52 Noi vogliamo trovare quel “qualcosa” che ci porti a quella soddisfazione, che riempia quel senso di fame che c’è lì dentro. Però sembra che noi ciò non riusciamo a trovarlo! Lungo le epoche gli esseri umani ci hanno provato. Essi per questo hanno pianto. Essi hanno gridato. Essi hanno fatto ogni cosa che sapevano fare, eppure essi non l’hanno trovato, e così hanno girovagato in giro per il mondo.
53 Infine un giorno, cioè quel giorno del Calvario, ci fu Uno che venne giù dalla Gloria. Uno, di nome Gesù Cristo, il Figlio di Dio, il Quale venne dalla gloria; e il calvario venne formato!
Quello fu il giorno in cui il prezzo venne pagato, e la questione “peccato” fu sistemata per sempre! Ed esso aprì la via a questa cosa della quale noi siamo affamati ed assetati. Esso portò un luogo di soddisfazione.
Non c’è alcun uomo che abbia visitato il Calvario, e averlo visto nel modo in cui esso è, e che sia rimasto ancora lo stesso. Ogni cosa che egli abbia desiderato o bramato, la trova, quando egli raggiunge quel posto.
54 Esso fu un giorno così importante, ed avvenne una cosa così importante, tanto che ciò scosse il mondo! ciò scosse il mondo come mai esso era stato scosso prima!
quando Gesù morì al Calvario e pagò la questione peccato, questo mondo peccaminoso ebbe un oscuramento! Il sole tramontò nel mezzo della giornata, ebbe una prostrazione nervosa. E le rocce si spezzarono, i monti si spaccarono, e i corpi dei morti saltarono fuori dalla tomba!
55 Che cosa comportò questo? Dio al Calvario lo azzerò. Egli ferì quell’animale chiamato Satana, per sempre. Da allora in poi ora egli è stato più cattivo che mai, questo perché Esso portò Luce alla razza umana. E tutti sanno che un animale ferito è più cattivo, mentre striscia attorno con la sua schiena spezzata.
Ora, al Calvario Satana fu messo a K.O. La terra provò che esso lo fu.
56 Il più grande prezzo che sia mai stato pagato, e l’Unico che poteva pagarlo, venne e fece ciò al Calvario. Là fu dove venne pagato il grande prezzo. Quella è una delle tre cose.
Dio ciò lo richiedeva. E nessun uomo ne era degno; nessun uomo ne era capace; e nessun uomo poteva farlo. E Dio venne, egli stesso, e si fece umano, e visse una vita umana, sotto desideri umani, e venne crocifisso al Calvario. E là, quando Satana pensò che Egli ciò non l’avrebbe fatto, che Egli non ce l’avrebbe fatta,… Egli passò attraverso il Getsemani, e attraverso ogni tentazione che qualsiasi uomo abbia mai affrontato. Egli passò attraverso questo proprio come qualsiasi uomo, però Egli pagò il prezzo.
57 Quello fu ciò che oscurò la terra. esso fu come un anestetico per una operazione!
È come quando un dottore dà ad un uomo un anestetico; egli prima lo addormenta, prima che possa operare.
E quando Dio fece l’operazione per la Chiesa, il mondo ebbe un anestetico, la natura ebbe una convulsione. Non c’è da stupirsi: Dio, in carne umana, stava morendo.
Essa era l’ora che il mondo aveva aspettato, eppure molti di loro questo non lo sapevano.
58 Proprio come è oggi: molti guardano per queste cose, eppure essi non le riconoscono. Essi non realizzano la via d’uscita. Essi continuano a cercare piaceri e cose del mondo, cercando di trovare la loro via d’uscita.
59 Ci sono stati molti segnali che hanno indicato a quel giorno, molte grandi prefigure. Esso era stato prefigurato tramite l’agnello, tramite il torello, tramite la tortora, e tutte queste cose; eppure ciò non poteva spezzarlo. ciò non poteva spezzare quella presa mortale, poiché la terra ce l’aveva Satana!
60 Esse erano le stesse rocce su cui egli una volta camminava su-e-giù per la terra, quando erano zolfo che bruciava. Lucifero era il figlio dell’aurora, ed egli camminava sulla terra quando essa era un vulcano che bruciava. quelle stesse rocce che si erano raffreddate, quando Gesù morì al Calvario eruttarono fuori dalla terra!
61 Il prezzo era stato pagato, e la schiavitù di Satana venne spezzata! Dio rimise nelle mani dell’uomo [Il fratello Branham batte una volta le mani—n.d.t.] la via di ritorno a ciò che egli stava cercando! Egli non aveva più da piangere.
Ebbene, Egli là al Calvario spezzò la spina dorsale di Satana, la spina dorsale del peccato, della malattia! Esso porta ogni essere mortale che c’è sulla terra, indietro alla presenza di Dio, con i peccati perdonati! alleluia! I nostri peccati sono perdonati! Satana non può più oscurarci da Dio!
62 Una strada maestra è stata fatta! C’è un telefono messo Là! C’è una linea per la Gloria! Esso porta ogni persona a portata di quella linea.
Se un uomo è pieno di peccato, esso lo collega su alla Centrale. egli può essere perdonato di quel peccato! e, non solo quello: ma quel peccato è anche “pagato”! Oh!
Tu non hai da dire: “Io non sono degno!”. Certo che tu non sei degno; tu non potrai mai esserlo! [Il fratello Branham batte due volte la mano sul pulpito—n.d.t.] ma Uno degno prese il tuo posto! Tu sei libero! tu non hai più da essere un errante! tu non hai più da essere un uomo cerca-piaceri qua fuori sulla terra! Poiché:
C’è una Fonte ripiena di Sangue,
Sgorgante dalle vene dell’Emmanuele,
Sotto quel flusso i peccatori s’immergono,
Perdendo tutte le loro macchie e colpe.
63 Tu non hai da essere perduto. “c’è una strada maestra, ed una via che è chiamata `la Via della santità’! l’impuro non passa per essa”, poiché egli passa prima attraverso la fonte, e poi entra nella strada maestra.
64 Egli spezzò le potenze di Satana. Egli aprì le porte della prigione dell’inferno, per ogni uomo che era rinchiuso in questa terra, nelle prigioni, temendo ciò che sarebbe stata la morte per lui, quando egli sarebbe morto.
ma sul Calvario, Egli aprì le porte di quelle celle [Il fratello Branham batte quattro volte la mano sul pulpito—n.d.t.], e lasciò che ogni prigioniero se ne andasse via libero!
Tu non hai più da essere abbattuto dal peccato. Tu non hai più da arrendere le tue membra al peccato: bere, fumare, giocare d’azzardo, dire menzogne. Tu puoi essere onesto, giusto, e integro! e Satana non può fare più niente a riguardo, questo perché tu ti sei aggrappato ad una linea, una linea di vita, la quale è ancorata alla Roccia dei Secoli. Niente ti può staccare da Essa. Nessun vento ti può staccare da Essa. niente di niente, nemmeno la morte stessa, può separarci dall’amore di Dio che è in Cristo Gesù. Quello è ciò che significa il Calvario.
65 Gli uomini che erano in schiavitù vennero messi in libertà. Gli uomini che una volta erano sotto la paura della morte, non hanno più d’aver paura della morte. Un uomo che ardentemente è in cerca di una Città, il cui architetto e costruttore è Dio, può saltare sulla strada maestra, e dirigere il suo volto verso il Cielo; questo perché egli è libero. Alleluia!
egli è “redento”! Tu non hai più bisogno di vagabondare, poiché c’è un modo con cui puoi sapere se sei a posto o no. Dio ci dà la Vita. I nostri peccati se ne sono andati! Quel giorno al Calvario il prezzo venne pagato.
Quando noi vediamo tutto quello, non c’è da stupirsi se il poeta scrisse:
Le rocce si schiantano e i cieli si oscurano
Il mio Salvatore chinò il Suo capo e morì,
Ma l’apertura del velo rivelò la via
Alle gioie del Cielo e al giorno senza fine.
66 Abrahamo non ha più da vagare attorno attraverso il Paese in cerca di una città. Il peccatore non ha più da chiedersi se può essere salvato o no. L’uomo ammalato non ha più da chiedersi se può essere guarito o no. l’apertura del velo, in quel giorno al Calvario, rivelò la Via alla totale vittoria!
Dio ci ha dato le potenze del Suo Spirito, per vivere trionfanti sopra tutte queste cose. Ci chiede soltanto di “crederlo”.
Questo è ciò che accadde quel giorno al Calvario. Non c’era mai stato un giorno come quello. Non ce ne sarà mai più uno come quello. ciò non è più necessario! il prezzo è pagato, e noi siamo “redenti”.
Grazie siano rese a Dio! Noi siamo redenti. Non c’è più bisogno che tu vaghi attorno. Non c’è più bisogno di essere incerti a riguardo. Esso è stato portato via tutto! Il velo, la cortina, venne tirata via, e noi veniamo messi su una strada maestra! Non c’è più bisogno di essere erranti, ma di credere e di camminare semplicemente dritti avanti. Noi possiamo andare dritti proprio fino alla Presenza di Dio.
67 Abrahamo lo sapeva, ed altri lo sapevano. Ecco perché essi cercavano una Città. Essi sapevano che provenivano da qualche parte. Sapevano che era accaduto qualcosa, poiché essi vivevano in una terra paralizzata. Venivano terremoti, venivano tempeste, guerre e uccisioni. Il lupo e l’agnello si nutrivano l’uno dell’altro; ossia, il lupo si nutriva dell’agnello, e il leone mangiava il bue. “Ciò non sembra corretto. C’è qualcosa che non va!”. Egli sapeva che c’era qualcosa che non andava.
L’uomo: fratello che uccide il fratello; padre che uccide il figlio, figlio che uccide il padre. “C’è qualcosa che non va!”. [Il fratello Branham batte due volte il pugno sul pulpito—n.d.t.] Egli diventa vecchio. Egli sta morendo! Egli sta svanendo. La malattia è su di lui! Egli è in schiavitù.
“Gli alberi crescono, ma non sono immortali; essi muoiono. Le montagne mutano. Il mare si asciuga. Le acque vengono meno. c’è qualcosa che non funziona!”. Ed egli si mise a cercare un posto, una Città dove quello non sarebbe più accaduto.
Egli sapeva che se fosse riuscito a ritornare nella Presenza di Colui che aveva fatto tutto bene, egli avrebbe potuto esporre a Lui il caso.
68 Oh, peccatore, che privilegio hai tu questa mattina di sapere che ora hai una Via! Quel giorno il Calvario aprì la Via. poiché tutto quello che i patriarchi bramarono e cercarono, il Calvario te l’ha dato liberamente! Come fai tu a rigettarlo? Come fai tu a rigettarlo, per unirti ad una denominazione? Come fai tu a rigettarlo, sostituendolo con qualcos’altro: i piaceri del mondo? Perché non lo accetti?
L’apertura del velo porta l’uomo dritto indietro nella Presenza di Dio, con nessun tipo di peccato addosso a lui. E mette davanti a lui una “strada”, verso le cose che egli sta cercando. Cielo, gloria, pace, Vita Eterna, ogni cosa è proprio dritto davanti a lui.
69 Quel giorno fu un colpo mortale per la potenza di Satana. Esso mise fine ad ogni cosa!
70 Ed io posso ben vedere Lui là (Egli era quell’agnello dell’Eden) sin già dalla prima figura che venne di Esso, quando Abele, per fede, offrì a Dio un sacrificio più eccellente di quello di Caino.
71 Egli deve aver legato un tralcio di vite attorno al collo dell’agnello, e averlo trascinato su sopra la roccia. Prese in mano una roccia, a mo’ di lancia, gli tirò indietro la testa, e lo colpì e lo tagliò finché esso morì. e la sua lana si inzuppò del suo stesso sangue. esso si rotolava nel suo stesso sangue! Ciò fu un’ombra.
72 Ma in quel giorno al Calvario, non fu un agnello di questa terra, ma esso fu l’Agnello di Dio che stava morendo, rotolandosi nel Suo proprio Sangue! Egli dal mondo venne tagliato, e colpito, e picchiato, e sputato, e sbattuto, e schiacciato, ed ogni altra cosa! e il Sangue sgocciolava dai Suoi capelli!
73 Quando l’agnello di Abele morì, esso morì parlando un linguaggio che Abele non poteva comprendere. esso stava belando!
74 e quando in quel giorno al Calvario l’Agnello di Dio morì, Egli parlò in una lingua che nessuno comprese: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai tu abbandonato?”. Esso era l’Agnello di Dio; tagliato a pezzi, colpito.
75 Egli era il vero Agnello che Abele aveva in mente, quando egli vide il Seme promesso della donna. Egli era l’Agnello che vide Daniele, il quale fu tagliato fuori dalla montagna, senza opera di mani. Egli era la Ruota nel mezzo della ruota, per il profeta.
Tutto quello che essi previdero fu compiuto in quel giorno, quel giorno al Calvario. Fu quello che portò dentro la grande Cosa, la quale spezzò la schiena di Satana.
76 Primo: noi dovremmo cercare cosa significò quel giorno. Secondo: noi dovremmo vedere ciò che quel giorno ha fatto per noi. Ora, cosa fece esso per noi? Ora, terzo: guardiamo a ciò che noi dobbiamo fare per quel giorno. Cosa dobbiamo fare noi?
77 Primo: noi dovremmo guardare “dentro” ad esso; poiché esso è un “grande” giorno, il più grande di tutti i giorni. Il prezzo del peccato venne liquidato. La potenza di Satana venne spezzata.
Ed ora noi vogliamo vedere cosa dobbiamo fare in cambio. Ora, in cambio…
78 Quando Gesù morì al Calvario, quel giorno sul Calvario Egli non solo pagò il prezzo per i nostri peccati, ma Egli pagò anche un altro prezzo: il prezzo per fare una via affinché noi potessimo seguire Lui. Per noi, quali Adami caduti che sono stati redenti.
Come lo Spirito guidava Adamo, il primo Adamo,… Tramite lo Spirito, egli aveva il controllo di tutta la natura. Dunque noi, il secondo Adamo, o gli uomini della terra che sono stati redenti da Cristo, sin dal giorno del Calvario possono seguire Lui.
Ora, quando Egli morì al Calvario, Egli fece una via. Egli dette lo Spirito, lo Spirito Santo, il Quale venne rimandato indietro sulla terra, tramite il Quale tu ed io dobbiamo vivere. Quello è ciò che significa il Calvario per noi: seguire Lui.
79 Primo: guardare in esso; per vedere ciò che esso fece per noi. Ed ora: cosa dobbiamo fare noi a riguardo? Cosa dobbiamo fare tu ed io?
80 Ora, noi diciamo: “Bene, io-io quello lo apprezzo. Ciò è molto buono”. Però noi dobbiamo accettarlo. E per accettare esso tu devi accettare la sua Persona: Cristo, nel nostro cuore.
81 È allora che noi siamo liberi dal peccato. Per cui non ci sono più manette appese attorno a noi, affatto! Dio ci vede proprio come se noi non abbiamo mai peccato. Il perfetto Sacrificio ci ha fatti perfetti. Poiché Gesù disse: “Voi dunque siate perfetti, perfino come è perfetto il Padre vostro che è nei cieli”. Per cui non c’è più niente che si deve fare, poiché noi siamo resi perfetti nella Presenza di Dio.
82 Ora, lì è dove noi perdiamo la nostra posizione. Se noi non stiamo attenti, noi cerchiamo di guardare indietro a quello che eravamo. E fintanto che noi guardiamo indietro a quello che eravamo, il Sacrificio per noi significa niente. Oh, Chiesa, non riesci a vederlo? [La congregazione dice: “Amen!”.—n.d.t.]
Io non voglio…io non voglio nemmeno provarci. io non lo posso! E neppure lo puoi tu. non c’è bisogno di provare. tanto per cominciare: tu sei perduto, fintanto che guardi a ciò che hai fatto.
83 ma non guardare a quello che “tu” hai fatto. guarda a quello che quel giorno al Calvario “Egli” fece a te! Egli pagò il tuo prezzo. Egli sistemò la questione:
Anche se i tuoi peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno bianchi come lana.
per cui tu non hai alcun peccato! tu sei perfettamente senza peccato! Non importa quello che tu hai fatto, o che fai, tu rimani ancora senza peccato. Se tu hai accettato Gesù Cristo quale tuo Salvatore, i tuoi peccati sono perdonati. Ed ogni cosa che è “perdonata” è rimessa e dimenticata.
84 Cosa fa dunque Egli? Egli ti dà, dopo quella condizione, il Suo Spirito, per seguire Lui, e per fare agli altri, a coloro che Lo stanno seguendo, come fece Lui.
Egli era semplicemente un Uomo, l’Uomo “perfetto”. Egli dette la Sua vita, ed Egli fece un esempio per “te”. Ora, cosa dobbiamo fare noi?
85 Ora, la prima cosa che voglio dire è: Gesù non visse mai per se stesso! la Sua vita fu spesa per “altri”! Quella è la perfetta Vita Eterna.
Quando tu dici che vai in chiesa, e tu fai cose buone, ciò va bene. Ma quando tu vivi la tua vita per te stesso, allora tu non hai Vita Eterna. La Vita Eterna è: vivere per altri.
Egli provò questo quando venne come Agnello di Dio. Egli visse, ed aveva Vita Eterna, perché Egli non visse per Se Stesso. Egli visse per altri!
E tu ricevi Vita Eterna tramite il ricevere quel giorno; e tu non vivi più per te stesso. Tu vivi per altri.
86 Qualcuno disse: “Come fai a sopportare, e permettere che ognuno ti chiami con ogni genere di brutto nome?”. Perché tu non vivi per te stesso! Tu vivi per gli “altri”, così che tu possa “redimere” quell’uomo.
Voi siete divenuti “figli”! e il problema della cosa è: la chiesa si è dimenticata che essi sono “figli”!
Tu sei un “figlio”. Tu stai prendendo il posto di Cristo! Tu sei figlio; per cui non vivere per te stesso. Vivi per gli altri!
87 “Beh, fratello Branham, io posso vivere per questo fratello, poiché egli è di certo un brav’uomo”. Non si tratta di quello!
88 vivi per quell’uomo che ti “odia”! vivi per quella persona che se potesse ti “ucciderebbe”! Quello è ciò che essi fecero a Lui. essi a Lui lo uccisero! ed Egli morì così che li potesse salvare! Quella è Vita Eterna. Quando tu hai quello nel tuo cuore, allora tu sei diretto al Cielo.
Però tu devi sacrificare le tue proprie cose, devi abbandonarle, come la pecora dà la sua lana. Tu devi guardare avanti, verso il Calvario.
89 Io spero che questo vi aiuti, per arrivare ad un punto… Quello è ciò che deve fare il Tabernacolo e tutte le persone: è di trovare ciò che tu “sei”, e qual’è il tuo “scopo”. La Chiesa non deve andare in chiesa solo per suonare musica, cantare cantici. La chiesa è un luogo per la correzione. “Il giudizio comincia dalla casa di Dio”!
Noi dobbiamo riconoscere noi stessi “morti”, e viventi per Cristo.
90 Dunque, Egli fece la via così che noi possiamo sacrificare “noi stessi” al Suo servizio, per seguire Lui. Se noi seguiamo Lui, noi viviamo la vita che visse Lui. Quello è meraviglioso!
91 Gesù parlò di questo. Lasciate che su questo io vi dia alcuni passi. Ascoltate attentamente. non mancate questo!
Gesù disse che in quel Giorno Egli separerà la gente, come si separano le pecore dalle capre. Ed Egli dirà alle capre: “State sul lato sinistro”; e alle pecore: “State sul lato destro”.
92 Ed Egli dirà alle capre:
Dipartitevi da Me. Poiché Io ebbi fame, e voi non mi deste da mangiare. Io fui in prigione, e voi non Mi visitaste. Io fui ignudo, e voi non Mi rivestiste. io ebbi sete, e voi non mi deste da bere. Io fui ammalato, e voi non Mi visitaste. Per cui, dipartitevi da Me.
93 E alle pecore Egli dirà:
Io ebbi fame, e voi Mi deste da mangiare. Io fui ignudo, e voi Mi deste dei vestiti. Io fui ammalato, e voi veniste a servirMi.
94 E, notate: Chiesa, non mancare di afferrare questo! Tenete questo nel vostro cuore per sempre! Ciò fu fatto inconsciamente! Quella gente non lo fa come se ciò fosse un “dovere”.
Un uomo che ti dà qualche cosa perché è tenuto a farlo; un uomo che ti nutre perché è tenuto a farlo, è uno che ha un’idea egoistica.
ciò dovrebbe essere parte della tua stessa vita; la tua azione spontanea!
95 ciò fu così sorprendente per quelle pecore, tanto che esse dissero:
signore, quando sei stato affamato, e noi non Ti abbiamo dato da mangiare… Quando sei stato affamato, e noi Ti abbiamo dato da mangiare? Quando sei stato nudo, e noi Ti abbiamo dato dei vestiti? Quando hai avuto sete, e noi Ti abbiamo dato da bere? Quando sei stato ammalato, e noi siamo venuti a servirTi?
96 ciò venne fatto “automaticamente”, come frutto dell’amore! era semplicemente la “vita” che c’era in loro!
Dio, fa’ che le persone vedano ciò che il Calvario fece per noi! [Il fratello Branham batte quattro volte la mano sul pulpito—n.d.t.]
Venne fatto automaticamente.
Signore, quando lo sei stato? Noi quello non l’abbiamo mai saputo!
97 Guardate cosa disse Gesù in risposta:
Tutto quello che voi avete fatto a questi, voi l’avete fatto a me.
98 Vita altruistica; niente ripensamenti. Senza nemmeno pensarci a riguardo. Ma tu sei così morto alle cose di questo mondo, e così vivente in Cristo, e così in cammino sulla strada maestra, tanto che queste cose sono semplicemente una cosa “automatica”. Tu semplicemente le “fai”.
Tu non dici: “Beh, ora Signore? Signore, vuoi che io faccia quello?”. Non è quello! tu sei proprio parte di Lui! il Suo Spirito è in te, e tu agisci come agì Lui! Oh, afferrate questo!
99 C’è una via che all’uomo “sembra” diritta, ma la sua fine è la via della morte.
100 Non tutti quelli che dicono “Signore, Signore”, entreranno; ma coloro che “fanno” la volontà del Padre Mio.
Quelli che la fanno proprio di “cuore”, proprio “liberamente”.
101 Ora, quel giorno al Calvario venne pagato quel prezzo, così che noi possiamo essere in quel modo.
102 Non col dire: “Sai, la vedova Jones una volta era rimasta senza carbone, ed io andai e le comprai del carbone”. Oppure: “Lascia che ti dica: io vidi un fratello che aveva bisogno di un vestito, ed io andai e gli comprai un vestito. Sia benedetto Iddio! Io sono un Cristiano”. Oh, mamma! Tu sei una povera egoista e miserabile persona. Tu sei un ipocrita!
non lasciare che la mano destra sappia ciò che la sinistra sta facendo, né la sinistra ciò che la destra sta facendo.
103 sei proprio così automaticamente morto in Cristo al punto che tu lo fai “comunque”! Essa è la tua “natura”; essa è la tua “costituzione”. Tu ciò lo fai “comunque”. Essa è semplicemente la vita che vive in te. Tu sei completamente “arreso” a quello Spirito, ed Esso semplicemente vive da Se Stesso in te. Oh, e tu senti quel benedetto Spirito, quella Vita!
“Non sono più io che vivo”, disse Paolo, “ma Cristo che vive in me”. È proprio così automatico!
104 “Beh, fratello Branham, noi qui siamo Cristiani. Noi aiutiamo questa gente. Noi aiutiamo quella gente”. Oh, mamma! Vergognatevi! Quello non è Cristianesimo.
105 Il Cristianesimo semplicemente va a fare ciò che deve essere fatto. E tu proprio ti dimentichi di tutto e vai a farlo.
106 Cristo semplicemente arrese completamente la Sua vita a Dio. Egli, quale pubblico servitore, dette Se Stesso al popolo. Egli dette la Sua vita liberamente. Egli non aveva da farlo. Egli ciò non lo fece malvolentieri. Egli non disse: “Ora, fratelli, voi dovete pensare molto a Me, poiché Io sono venuto a morire per voi”. Egli non disse mai una parola a riguardo. egli morì comunque! Questo perché era “Dio in Lui”.
107 esso è Dio in te; esso è Dio in me, che ci fa guardare ad altri, nel lato delle pecore.
108 Uno di loro dirà: “Beh, Signore, io ho fatto questo. E, Signore, io feci quello”.
109 Egli dirà: “Dipartitevi da Me, voi operatori di iniquità. Io non vi ho mai nemmeno conosciuti”.
Oh, se la Chiesa venisse a quei fatti fondamentali!
110 Non è qualcosa che tu “cerchi” di fare; qualcosa che tu ti “proponi” di fare. esso è qualcosa che è “innato” in te!
111 Perdonatemi, miei amici Pentecostali. Io sono Pentecostale! Ma i miei amici Pentecostali sono arrivati ad un punto dove deve esserci un sacco di musica veloce, percussioni di qualche banda, o battere le mani, o tamburelli, per produrre un gridare. Quello è solo “emozione”!
Essi suonano la banda prima che vanno in battaglia, così che portano le persone nella emozione della battaglia.
Io credo nella musica. Io credo nel battere le mani. Io credo in quelle cose. Quello è esattamente vero. Noi quello dobbiamo averlo.
112 però voi avete lasciato incompiuta la cosa grande! Essa è quella autosacrificante Vita di Dio che vive in te, facendo automaticamente ciò che è giusto perché esso è giusto. Vai semplicemente avanti, senza nemmeno pensarci a riguardo, ma semplicemente vivendola. Tu guardi, vedi ciò che succede, e tu proprio non… Tu sei sulla strada maestra!
Quello è ciò che significa il Calvario per te. In quel giorno esso aprì per te la strada maestra.
113 Ora, ricordati ora: tu non puoi essere metà capra e metà pecora! esse non si mescolano!
114 Ora, ci sono molte persone che dicono: “Sì, sai cosa? Noi abbiamo una organizzazione nel nostro gruppo. Noi-noi aiutiamo i poveri. Noi facciamo questo”. quello va bene! però voi a riguardo state suonando il vostro proprio corno! Voi non dovreste fare quello.
“Fai le tue elemosine in segreto”, disse Gesù.
115 Proprio automaticamente. Qualcosa in te… Niente più che andarti a prendere un sorso d’acqua, quando hai sete. E se l’uomo a fianco a te ha sete, tu pensi pure a lui. Se l’uomo a fianco a te è nel bisogno, tu pensi a lui allo stesso modo come pensi al tuo proprio bisogno. Ed a riguardo non presti alcuna attenzione, ma vai semplicemente avanti.
Ora, tu non puoi essere metà pecora e metà capra.
116 Così, se tu dici: “La nostra Chiesa ha una organizzazione. Noi diamo ai poveri, e noi facciamo questo, e facciamo quello, e facciamo quell’altro”.
117 Se tu hai quello senza avere quell’altro, la Vita di Cristo in te, tu stai semplicemente facendo quello assolutamente “invano”.
Gesù… Paolo disse, in Primo Corinzi 13:
Anche se io dessi tutti i miei beni per nutrire i poveri, e dessi il mio corpo per essere arso come un sacrificio, ciò non mi giova a niente.
Ora, questo è duro, però è vero!
118 tu devi venire a quel fatto: riconoscere ciò che il Calvario fece per te.
Noi guardiamo ad esso e diciamo: “Oh, sì, quello è buono!”. ma non è quello!
se quel figlio di Dio dovette andare al Calvario per la crocifissione, allora ogni figlio che viene deve andare ad un Calvario.
Anche noi dobbiamo avere un Calvario. tu devi avere quel giorno di Calvario. io devo avere quel giorno di Calvario. È quello che sistema la questione peccato.
Non il dare la mano al predicatore; non l’essere scosso in una chiesa; non il venire dentro tramite lettera; non il venire dentro tramite professione. ma il venire dentro tramite una “nascita”!
Egli non dette mai una lettera. Egli non dette mai una professione. Egli dette una “nascita”. Quello è il modo in cui noi veniamo dentro. Poi, da lì, noi viviamo automaticamente una vita Cristiana.
119 Ora, un’altra osservazione: una mezza capra, una mezza pecora, non ha una simile cosa. Tu non puoi essere mezza capra e mezza pecora. Tu sei: o capra, o pecora.
120 Ora, se tu stai semplicemente facendo cose buone, e pensi che tramite quello tu puoi entrare, allora non c’era bisogno che ci fosse un giorno di Calvario. A quello ci pensava la Legge. però ci volle un giorno di Calvario per portare noi “dentro”, così che non abbiamo ad essere semplicemente “membri di chiesa”, ma essere “figli” e “figlie” di Dio!
Quello è ciò per cui fu il giorno del Calvario. Quello è ciò che esso significava per te, così che tu possa operare, e seguire, ed agire, come Gesù.
121 Ora, il fiume non scorre su e giù allo stesso tempo. Il fiume scorre in una sola direzione. ed anche lo Spirito di Dio scorre in una sola direzione! Tu non puoi mescolare Esso con altre cose. Devi correre nella stessa direzione!
122 Osserviamo Gesù, mentre stiamo per terminare. Gesù disse:
Le opere che faccio Io le farete anche voi, e ne farete di più grandi di queste, poiché Io vado al Padre Mio.
123 Io non sto dicendo questo tanto per la Chiesa qui. Voi comprendete. Ma questi messaggi vengono “registrati”! Decine di migliaia li ascolteranno, attorno al mondo!
124 Proprio ora io voglio rispondere a quella domanda, per i critici. Questo mi viene detto spesso. Essi dicono: “Beh, tu credi alla Bibbia?”. Gesù disse:
Queste opere che faccio Io le farete anche voi, e ne farete di più grandi di queste, poiché Io vado al Padre Mio.
125 Fino a quando sarai così malvagio, signore? fino a quando vagherai così lontano dal discernimento, con le tue intellettuali teologie, con le tue mentali concezioni delle cose?
Mio caro e perduto amico, non riesci a comprendere che questa Bibbia va interpretata spiritualmente?
126 Non ringraziò Gesù il Padre che Egli La nasconde agli istruiti, e scaltri, e saggi, e prudenti, e La rivela ai fanciulli, a quei tali che sarebbero venuti al Calvario?
127 Ora, osservate. Gesù disse… Osservate come Egli affermò questo: Le opere che Io “faccio”. Egli le sta facendo proprio “ora”!
Le opere che Io sto facendo ora: guarire gli ammalati, risuscitare i morti, aprire gli occhi dei ciechi. Queste opere le farete anche voi! “Voi” le farete, se credete in Me. Voi farete queste opere. e poi ne farete di più grandi di queste [Il fratello Branham batte due volte la mano sul pulpito—n.d.t.], poiché Io vado al Padre Mio.
128 Ancora un po’ e il mondo non Mi vedrà più, eppure voi Mi vedrete. Io sarò con voi, e perfino in voi, fino alla fine del mondo. Io non vi lascerò orfani! Io pregherò il Padre, ed Egli vi manderà un altro Consolatore, il quale è lo Spirito Santo, Colui che il mondo non può ricevere; eppure, voi potete riceverLo.
129 Ora, notate. Le opere “più grandi” sono: l’avere la potenza nella chiesa! non solo per guarire i malati tramite la preghiera, scacciare i diavoli tramite la preghiera; ma per impartire Vita Eterna ai credenti!
Lo Spirito Santo sarebbe venuto, e sarebbe stato dato nelle mani della Chiesa, per impartire Vita.
Oh! quello è ciò che significava il Calvario! esso prese dei meschini e depravati uomini e donne, e li elevò ad un posto onde essere figli e figlie di Dio; per guarire i malati, e per impartire Vita Eterna!
Dio dà lo Spirito Santo a credenti ubbidienti. Uomini che una volta erano increduli vengono fatti credenti, e gli viene impartita la spirituale Vita Eterna.
130 Quanto ciò è più grande dal dire… Qui c’è questa donna ammalata, ed io posso pregare la preghiera della fede e lei viene guarita. Quella è una cosa grande. Quello è ciò che Lui stava facendo allora.
131 Però disse: voi farete cose più grandi di queste! Io vi darò “Potenza”, [Il fratello Branham batte le mani tre volte—n.d.t.] non solo per risuscitare qualcuno per un po’, ma per dargli Vita Eterna, la quale sarà Eterna, per sempre!
Povera gente cieca e miserabile, come fate voi a mancare quello? Non vedete che cosa è quella “cosa più grande”? quella è la cosa più grande che possa mai accadere, cioè: impartire Vita Eterna alla gente.
Che cos’è “Vita Eterna”? La Vita che visse “Lui”; la Vita che era in “Lui”! Impartire Quella ad altri. Può un uomo fare quello? Un figlio di Dio lo può!
132 Gesù disse:
A chiunque voi rimettete i peccati, ad essi vengono rimessi; a chiunque voi ritenete i peccati, ad essi vengono ritenuti.
133 Ora qui è dove la Chiesa Cattolica e molti altri fanno il loro grande errore. Essi vanno fuori e dicono: “Io perdono i tuoi peccati”. Ma non si tratta di quello!
134 come fecero essi nella Bibbia ad avere i loro peccati perdonati? Pietro rispose a quella domanda, nel Giorno di Pentecoste.
Essi dissero: “cosa dobbiamo fare noi per essere salvati?”. [Il fratello Branham batte due volte il pugno sul pulpito—n.d.t.] “come facciamo noi per ottenere questo che tutti voi avete ottenuto?”. Ed egli mise giù la prescrizione. egli disse loro quello che dovevano fare!
135 Egli disse: “che ciascuno di voi si ravveda verso Dio, e sia battezzato nel Nome di Gesù Cristo”. Per che cosa? “La `remissione’ dei vostri peccati”. ecco lì le “opere più grandi”!
136 quanti di voi predicatori questa mattina; quanti di voi che state ascoltando la mia parola su nastro magnetico, siete “volenterosi” ad andare al Calvario questa mattina, e guardare a ciò che Dio fece là per voi? Quanti dimenticherete i vostri credi denominazionali, e predicherete il Vangelo?
alleluia! ora ciò è sulle vostre spalle! cosa farete voi con ciò?
137 “poiché il ravvedimento e la remissione dei peccati deve essere predicato nel Suo Nome, a tutto il mondo, cominciando da Gerusalemme!”. alleluia! gloria a Dio! [La congregazione loda Dio ad alta voce quasi da coprire la voce del fratello Branham—n.d.t.]
138 Eccoti qui! cosa significa il Calvario per “te”? cosa fa quel giorno a “te”? Ti ha esso imbottito con qualche teologia? Ti ha esso imbottito di “colletto rigido”? o ti ha esso reso un Cristiano, arreso, (alleluia!) con i peccati rimessi? [Molti nella congregazione piangono e gridano a Dio—n.d.t.]
Voi farete opere “più grandi” di queste.
139 Voi vedete chi sono quei “voi”, non è vero?
“Opere più grandi di queste”: rimettere i peccati, nel Nome di Gesù Cristo.
140 Ma tramite credi e denominazioni, e via dicendo, essi ti legano giù fino a un tal punto che tu servi ancora il mondo!
Ditemi di qualche uomo, ditemi di qualche donna che sia venuta al Calvario, e che cerca di essere un grande qualcuno, solo perché qualcuno le ha detto qualcosa.
Dimmi come fai tu a guardare in faccia il Calvario, nella sua giusta luce, quel giorno al Calvario… Come fai tu ad avere il tuo giorno sul Calvario, e venire fuori un “colletto rigido”? Come puoi tu venirne fuori un burattino per qualche organizzazione, e predicare dottrine fatte dall’uomo? perché non ti umilii alla Parola di Dio? Se mai tu andassi là, tu ne verresti fuori umile.
Come fai tu a volere essere un grande qualcuno nella tua organizzazione, con una penna sul tuo cappello, quando Gesù Cristo, il Figlio di Dio, umiliò se stesso fino ad avere un corpo martoriato; fino ad avere una faccia sputata; fino alla vergogna e disgrazia, quando essi Lo spogliarono delle Sue vesti, e Lo crocifissero davanti al mondo; disprezzando la vergogna?
Come fai tu ad andare al Calvario e venirne via qualcosa di differente di ciò che fu Lui: una disgrazia, una vergogna?
“Oh”, dirai tu, “essi mi cacceranno fuori!”. Lascia che ti caccino!
141 Abbi il tuo giorno al Calvario, e Dio avrà il Suo agire con te. Lasciate che quello io ve lo citi di nuovo:
Abbi il tuo giorno al Calvario, e Dio avrà il Suo agire con te.
Preghiamo.
142 Signore, O Dio, portaci tutti su al Calvario proprio ora! Aiutaci a liberarci di noi stessi, Signore; dalla paura degli uomini, dalla paura di ciò che qualcun altro possa dire. Ebbene, l’intero mondo si rise di Lui, si beffò di Lui. Però Egli fu ubbidiente fino alla morte. Egli fu ubbidiente fino alla disgrazia. Egli fu ubbidiente, perfino sotto al governo federale.
143 E noi ci rendiamo conto che quando Satana colpì questa terra, egli divenne il governatore e l’autorità in questa terra. Egli testimoniò ciò davanti al nostro Signore, e disse: “Questi regni sono miei. Io con essi faccio ciò che voglio”. E noi realizziamo che da quel giorno fino a questo, questo mondo è sotto maledizione ed è governato da colui che è stato maledetto.
Però, Dio, O Dio, noi serviamo un Regno che non è maledetto!
144 Dio Padre, come è meraviglioso che Tu hai fatto alcune grandi cose nel mondo dell’immagine di oggi, lasciando che queste grandi immagini, come I Dieci Comandamenti, e via dicendo, venissero fuori; per lasciare che gli uomini e le donne vedessero, così che nessuna porta di chiesa rimanesse all’oscuro, ma che vedessero di che si tratta!
Ma la via di Dio è una via rigettata dal mondo! Poiché noi siamo come in Russia, sotto al comunismo.
145 Noi siamo in questo mondo, però non siamo di questo mondo. Noi siamo andati al Calvario! noi abbiamo crocifisso noi stessi per il Regno di Dio, per essere uno dei Suoi! Non importa ciò che il mondo dice: noi prendiamo la via assieme a quei pochi del Signore che sono disprezzati. Noi andiamo avanti verso la risurrezione. E noi crediamo che essa è molto vicina, Signore; quando noi saremo risuscitati in un Regno che prenderà il controllo di questo mondo, come lo previde Daniele. Ed esso frantumerà tutto il mondo, lo ridurrà come paglia maciullata, e il vento lo spazzerà via come avviene in estate con la paglia nell’aia. Ma la Pietra crebbe, e divenne un grande monte che riempì la terra. Quella Pietra verrà!
O Dio, noi vogliamo essere una parte di Essa! Fa’ che possiamo rinnegare noi stessi, e prendere quotidianamente la nostra croce, e vivere per Cristo, vivere per gli altri. Concedicelo, Signore.
146 C’è qualcuno qui questa mattina che non conosce Lui come Salvatore, e vorrebbe essere ricordato nella preghiera di chiusura, e vorrebbe che questo sia il suo giorno al Calvario? Vorresti alzare la tua mano, e dire: “Prega per me, fratello Branham. Io voglio conoscere Lui come mio Salvatore”?
Dio ti benedica, giovane. Qualcun altro? Dio ti benedica, fratello mio che sei là dietro.
147 C’è qualcun altro che vorrebbe dire: “Io voglio conoscere Lui. Io voglio che questo per me sia un giorno al Calvario. Io sono ammalato e stanco! A che serve gingillarmi qui attorno con la cosa che devo fare e per cui io sono nato? Io sono nato—sono nato per essere un figlio di Dio, ed ecco che sono qui aggrappato alle cose del mondo! Dio, fa’ che oggi io sia crocifisso! Fa’ che oggi io crocifigga il mio `io’ e le mie `idee’, così che possa vivere con Cristo, e vivere per gli altri! Non importa ciò che essi mi faranno; se loro si beffano di me, e mi perseguitano, e dicono cose malvagie contro di me, ed altro, fa’ che io semplicemente possa andare avanti umilmente, ed essere mansueto come un agnello, come fece Lui. E un giorno, all’ultimo Giorno, Egli ha promesso che mi risusciterà di nuovo. Io sto guardando per quel Giorno”. Ci sono altre mani che vorrebbero alzarsi? Dio ti benedica, là dietro. E tu. Bene. C’è ancora qualcuno… Dio ti benedica. Dio ti benedica. Ci sono altri, prima che preghiamo?
148 Nostro Padre Celeste, fu detto, quando Pietro predicò nel Giorno di Pentecoste: “E tutti quelli che credettero vennero aggiunti alla Chiesa”. Essi di certo credevano con tutto il loro cuore.
Queste persone che hanno appena alzato le mani, io credo che essi hanno creduto, con tutto il loro cuore. E se essi lo hanno fatto, qui c’è una vasca con l’acqua che li aspetta. Se essi vogliono che quei peccati siano perdonati, c’è qualcuno qui che può battezzarli in quel Nome. Ed esso è l’unico Nome, che ci sia sotto al cielo, che è stato dato agli uomini, tramite il quale noi possiamo essere salvati.
149 “Poiché”, come ho citato in quella Scrittura pochi momenti fa, “il ravvedimento e la remissione dei peccati deve essere predicato nel Suo Nome, in tutto il mondo, cominciando da Gerusalemme”.
E a Gerusalemme, quando il ravvedimento e la remissione dei peccati venne predicato, l’apostolo citò loro le Scritture, e disse che essi “dovevano ravvedersi”, primo; e poi essere “battezzati nel Nome di Gesù Cristo”. Quello era il lavoro che il predicatore doveva fare. Loro dovevano ravvedersi, e lui doveva battezzarli per “la remissione dei loro peccati”.
A chiunque voi rimettete i peccati, ad essi vengono rimessi; a chiunque voi ritenete i peccati, ad essi vengono ritenuti.
150 Padre, come fa il mondo ad andare avanti in un tam-tam come essi fanno? Perché non credono al semplice Vangelo? Ed essi perfino portano dentro, per sostituirlo ad Esso, dei falsi nomi, un falso battesimo, falso battesimo dello Spirito Santo, dare la mano ai ministri; usando i titoli di Padre, Figlio, Spirito Santo, cosa che non fu mai nelle Scritture; un documento fatto da uomini Romani, non un insegnamento Cristiano. Esso non si trova da nessuna parte nella Bibbia.
La remissione dei peccati non può avvenire attraverso i “titoli”, ma attraverso il nome di Gesù Cristo.
151 Ora, Padre, noi sappiamo che ciò è molto impopolare. Le Tue vie sono state sempre in quel modo.
Ma fa’ che uomini e donne, questa mattina, vengano a quel giorno, quel giorno al Calvario. A quel giorno dove Gesù venne disprezzato, messo in vergogna, spogliato, tagliato a pezzi, sputato, e beffato; dall’intero mondo, dalla Chiesa, dalla gente che avrebbe dovuto amarLo. E, ciononostante, in tutto ciò, Egli non aprì la Sua bocca; e andò a morire per quelle persone che si stavano facendo beffa di Lui.
152 Dio, portaci al Calvario questa mattina! E se essi dicono che noi siamo matti, se dicono che noi comprendiamo male le Scritture; che dicano qualsiasi cosa essi vogliono dire. Dio, essi non possono stare nella Presenza di Dio e dire che Ciò è sbagliato. Essi non possono coprire il loro peccato davanti alla Bibbia. La Bibbia smaschera il loro peccato, la loro incredulità, per essere popolari, per fare come fa il resto della folla. Fa’ che essi vengano al Calvario questa mattina!
E cominciando da Gerusalemme, il ravvedimento e la remissione dei peccati deve essere predicato nel Suo Nome, a tutte le nazioni.
153 “Cominciando da Gerusalemme”. Fa’ che essi facciano quello stesso passo di crocifissione, per essere tagliati, e sputati, e presi in giro, e chiamati con ogni sorta di nome che si possa applicare nella sfera religiosa, come: scombussolatori di chiese. Che ci chiamino come essi vogliono chiamarci. Fa’ che noi, Signore, questa mattina possiamo prendere la via assieme a quei pochi del Signore che sono disprezzati. Fa’ che noi possiamo camminare come fecero gli apostoli, senza girare a destra o a sinistra. E, con bontà di cuore, servire Dio. Concedicelo, Padre.
154 Guarisci ora gli ammalati e gli afflitti che stanno per venire nella linea di preghiera. Fa’ che questi che hanno alzato le loro mani, nei loro cuori possano ravvedersi, proprio ora. Fa’ che questi che si sono tirati indietro per così a lungo, possano andare subito verso l’acqua, ed avere i loro peccati rimessi tramite il Nome del Sacrificio: Gesù Cristo, il Figlio di Dio.
Amen.
FINE